L’8 dicembre l’Atlético Madrid potrebbe giocare in Liga negli Stati Uniti: c’è l’accordo con il Villarreal per questa operazione mediatica, ma dovranno essere trovati altri consensi per approvare ciò che è stato largamente combattuto solamente un anno fa dai calciatori stessi del campionato spagnolo. Prima di questo incontro l’Atleti dovrà affrontare un’altra squadra della Comunitat Valenciana, il Valencia. E lo farà nel match più bello in programma nella nona giornata di Liga.
Sfida di alto livello tra le ultime due squadre ad aver vinto il campionato al di fuori di Barcellona e Real, stavolta non con la vista di un primo posto ma comunque con obiettivi europei. L’Atlético non vince dal 1 settembre in Liga, quando dopo aver capovolto un 2-0 con l’Eibar sembrava essere la squadra candidata al primo posto viste le difficoltà di Barcellona e Real. Ora però si ritrova distante 3 punti dalla prima piazza e con un’emorragia di risultati preoccupante che prima di poter riaccendere il sogno titolo (comunque fattibile), deve essere sanata.
E l’avversario non sarà dei più semplici perché il Valencia, una volta messo nel dimenticatoio il terremoto Marcelino, si è stretto attorno a Celades raccogliendo risultati che lo hanno avvicinato nuovamente alla zona Europa. Pari punti con il piazzamento Europa League (dietro solo per differenza reti), -2 dal quarto posto attualmente occupato da un Granada che alla lunga potrebbe non reggere questi grandi ritmi di inizio campionato.
Punti che pesano nell’ottica di conquistarli, ma che possono essere anche un pesante freno in caso di mancata vittoria. Ci sono sei squadre che possono superare il Valencia in questo turno, mentre l’Atlético non può permettersi gap più ampi dal primo posto se vuole credere alla possibilità di replicare la cavalcata del 2014.
E poi in campo ci sarà anche una delle telenovele dell’estate: Rodrigo. Aveva salutato i suoi compagni per partire direzione Atlético, ma la società interruppe il trasferimento visto il mancato passaggio di Correa al Milan. L’ispano-brasiliano si è trattenuto a Mestalla controvoglia, tornando ai suoi livelli solo in un secondo momento, ma così bene da segnare anche il gol che ha qualificato la Spagna a Euro 2020. Sarà solo una delle grandi storia di Atlético e Valencia, le due big della Liga costrette a una rimonta che passa inevitabilmente da questo scontro diretto.
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