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Liga, la partita da non perdere: Atlético-Athletic

Cambio di calendario e anche di prospettive. Perché la Liga in questo weekend ci avrebbe dovuto offrire il suo appuntamento migliore, il Clásico, ma per vedere Barcellona e Real Madrid affrontarsi in campo bisognerà aspettare addirittura dicembre. E allora gli occhi della Liga puntano inevitabilmente su Madrid, con l’Atlético impegnato in uno dei match più storici del calcio spagnolo: Atlético-Athletic, figlio contro padre.

I Colchoneros vennero fondati da un gruppo di studenti baschi che aveva l’ambizione di creare una succursale dell’Athletic nella capitale e così fu. Dalla storia delle maglie alla realtà odierna: l’Atlético è l’ultima squadra ad aver vinto una Liga al di fuori di Barça e Real, l’Athletic, assieme proprio a queste due squadre, è l’unica che non è mai retrocessa dalla Liga. Per questo tradizione e storia sorreggono in maniera importante questa gara, che però a oggi ha anche importanti risvolti di classifica.

L’Atlético non può più lasciare punti per strada. Lo ha fatto nelle ultime quattro partite di Liga con tre pareggi a una sconfitta e ormai il bonus dei passi falsi è stato esaurito. Sorpattutto nel weekend in cui Barcellona e Real non potranno prendere punti, è fondamentale riportarsi sotto, o le chance di lottare per il titolo potrebbero perdere un’altra parte della credibilità che in questo ultimo mese si è assopita.

Ma l’avversario non è dei più facili, perché arriva con la stessa necessità. Anche a Bilbao non vedono la squadra vincere da quattro turni, solo che le sconfitte in questo lasso di tempo sono state addirittura due, senza incontrare big se non il Valencia. Sembrava l’anno buono per il ritorno in Europa ma dopo uno splendido avvio la cavalcata bilbaina si è interrotta ed è da big match come questo che si costruiscono le credenziali per un posto nel G7 della Liga. In trasferta l’Athletic non ha ancora vinto e non può tardare questo traguardo per molto se vuole mantenersi a contatto con i primi posti.

Oltre la storia quindi anche la necessità di rimettersi in gioco. Per una partita in famiglia che stavolta mette in palio i 3 punti della svolta.

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Simone Gamberini

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