Il Bayern Monaco avrebbe dovuto battere l’Hertha Berlino con la rabbia e la determinazione che non si erano viste a Sinsheim, con l’Hoffenheim di Kramaric che era riuscito a vincere per 4-1. Così, però, non è stato, con la squadra di Flick che ha fatto più fatica del previsto contro un Hertha Berlino che ha lottato fino alla fine, quando si è dovuto arrendere di fronte alla strapotenza di Robert Lewandowski, autore di ben quattro gol.
Quattro gol che sono riusciti ad evitare un pareggio che avrebbe sicuramente complicato la corsa del Bayern, apparso stanco e poco concreto. Colpa di un calendario troppo fitto, che ha visto la squadra di Flick giocare quattro partite in appena 10 giorni. Tante, ma non abbastanza per placare la sete di gol di Lewandowski, che oggi ci ha ricordato della sua importanza negli schemi dei bavaresi, che, in partite come queste, dipendono da lui e dalla sua capacità di fare la differenza in praticamente qualsiasi condizione: la qualità più importante del polacco, infatti, è quella di essere un attaccante totale, dotato di velocità, forza fisica, tecnica, visione di gioco e un fiuto del gol fuori da ogni logica. In questa stagione, i gol segnati sono già 5, accompagnati da due assist. Meglio di lui ha fatto solo Kramaric, che sta vivendo un periodo di forma straordinario (e la squadra di Flick può confermarlo).
Se il Bayern è stanco e spento, Lewandowski non può esserlo: la mancata assegnazione del Pallone d’Oro è sicuramente motivo di rabbia per il polacco, che a tutti gli effetti è stato il miglior giocatore del 2020, capace di trascinare il Bayern al secondo triplete della sua storia. I numeri della stagione precedente, per quanto straordinari, appaiono però ripetibili, con il classe 1988 che sembra aver già messo nel mirino la prossima edizione del premio individuale più importante al mondo. Perché, dopotutto, questo Lewandowski merita di vincere almeno un Pallone d’Oro.