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L’Estudiantes frena e arrivano le grandi

Cinque giornate e un copione tutto da scrivere: il campionato argentino non scopre le sue carte e dopo il pari senza gol nel Clásico di La Plata tra Gimnasia ed Estudiantes si rende ancor più equilibrato e imprevedibile. Il Pincha frena bruscamente nella sfida cittadina dove emergono più le qualità vogliose del Lobo che lo spirito vincente della capolista, mai così in difficoltà; le grandi si riaffacciano nella parte alta, guadagnano 2 punti preziosissimi e aprono interessanti scenari per un campionato inedito.

A stupire più di tutti è il River che passato il momento di blackout difensivo ha saputo confermare la prolificità di un attacco fortissimo guidato da un Driussi in forma pazzesca. Proprio dalle giocate del classe ’96 dipendono le sorti dei Millionarios ormai lanciati verso un nuovo campionato di vertice dopo il digiuno delle ultime due campagne. Imbattuti, non imbattibili ma di nuovo solidi come nella stagione 2014/2015 che ha portato i colori della Banda in cima al Sudamerica. Per l’Estudiantes al momento sembra essere la squadra più insidiosa perché lo smalto ritrovato e un Gallardo con le idee finalmente chiare possono portare questa squadra ad un campionato senza sbavature, soprattutto se le cose in Copa Argentina dovessero andare male e non ci fosse l’intralcio Libertadores durante questo campionato.

Attenzione però perché il River porta con sé altre due grandi del campionato: il Racing, l’Independiente e il San Lorenzo oltre che le mine vaganti Newell’s e Colon. L’Academia del Ruso Zielinski è forse la squadra più compatta: segna poco ma non incassa nulla. Questa la chiave per riportare il titolo al Cilindro, una strategia che forse non premia lo spettacolo ma che sa valorizzare il materiale a disposizione dell’ex tecnico del Belgrano che anche contro il Patronato ha saputo portare a casa i 3 punti e la rete inviolata.

Poi c’è il San Lorenzo di Aguirre, più spregiudicato ma dotatissimo di talento e con un attacco cinico e di grande spessore. Il 2-1 contro l’Atletico Rafaela forse non è stato il miglior successo stagionale ma tenere il Ciclon a stretto contatto con la vetta in questa fase ancora di rodaggio dell’esperienza azulgrana del tecnico uruguagio può essere la chiave giusta per rimanere in lotta fino all’ultimo.

Vivo anche l’Independiente che strappa 3 punti a Junin in casa del Sarmiento e si accoda al gruppo delle grandi: il Diablo forse non ha la stoffa per competere sulle 30 giornate con le altre ma fuori da ogni coppa internazionale può credere ad un campionato di vertice. Poi ci sono ancora a pari merito con questi squadroni le rivelazioni Newell’s e Colon che tengono il passo e cercano di rimanere lì il più a lungo possibile.

Non manca più nessuno. O forse no. Il Boca Juniors poteva restare lì ad una sola lunghezza di distacco ma il pari in casa del Tigre ha permesso alle altre di andarsene e ora servirà una grande rimonta per ricucire il gap di 5 punti dalla capolista Estudiantes. Un campionato ancora aperto e avvincente che ancora ci può rivelare tante sorprese: intanto però la macchina del Pincha si inceppa contro il Gimnasia e riapre mille scenari in uno dei campionati più imprevedibili.

Simone Gamberini

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