Kevin De Bruyne lascia il Manchester City. A 33 anni, il belga conclude dieci anni al City, lasciando un’eredità indelebile. La sua maestria e creatività rimarranno nella storia
La notizia della partenza di Kevin De Bruyne dal Manchester City al termine della stagione segna la conclusione di un’era straordinaria nella Premier League. Dopo dieci anni di successi e prestazioni indimenticabili, il talentuoso centrocampista belga lascia un’eredità che difficilmente sarà eguagliata. La sua abilità in campo ha contribuito a definire un’epoca, rendendolo uno dei più grandi calciatori della storia del campionato inglese. La tristezza tra i tifosi è palpabile, ma il suo impatto sul gioco rimarrà per sempre.
Quando De Bruyne si trasferì al Manchester City per circa 50 milioni di sterline, le critiche non tardarono ad arrivare. Molti esperti, tra cui Paul Merson e Phil Thompson, ritenevano che il prezzo fosse eccessivo per un giocatore che non sembrava promettere una carriera da superstar. Tuttavia, il talento di De Bruyne ha parlato da solo, dimostrando la capacità di smentire i detrattori e di trasformarsi in un giocatore di livello mondiale.
La sua storia è caratterizzata da ostacoli e sfide. Cresciuto nel sistema giovanile belga, De Bruyne ha affinato le sue abilità, passando dal Genk al Chelsea e, infine, al Wolfsburg, dove è stato eletto miglior giocatore della Bundesliga. Questo percorso ha gettato le basi per il suo trionfo al Manchester City, dove ha raggiunto l’apice della carriera.
Al Manchester City, De Bruyne ha dimostrato di essere un giocatore completo, capace di segnare gol spettacolari e di creare opportunità per i compagni. Con un terzo delle sue reti in Premier League realizzate con il piede sinistro, ha sorpreso tutti, compresi i critici che lo consideravano un giocatore con un piede “debole”. I suoi incredibili gol, come quello contro il Chelsea, hanno lasciato un segno indelebile nella memoria dei tifosi.
La sua abilità nel segnare da fuori area è sbalorditiva; con 29 gol da questa posizione, ha stabilito un record negli ultimi 15 anni della Premier League. Le difese avversarie, spesso schierate in modo compatto, hanno faticato a contenere le giocate di De Bruyne, trasformando il campo in un vero e proprio territorio di caccia.
De Bruyne ha reinterpretato il modello di gioco di David Silva, fondendo controllo e fisicità. La sua creatività e la capacità di giocare a ritmi elevati lo hanno reso un giocatore inarrestabile. Il suo “De Bruyne zone”, l’area di campo in cui poteva creare opportunità di gol senza superare il terzino avversario, è diventato un incubo per le difese di tutta la Premier League. Come ha affermato Gary Neville, “Non puoi permettere a De Bruyne di entrare in questo spazio a destra. È semplicemente troppo bravo“.
I numeri parlano chiaro: De Bruyne è il leader indiscusso nelle statistiche degli assist dal suo arrivo al Manchester City, con un totale impressionante di 194 occasioni da gol create. Nonostante il suo allenatore, Pep Guardiola, prediliga il possesso palla, De Bruyne ha mantenuto il suo stile audace, pronto a rischiare per realizzare giocate straordinarie.
In conclusione, anche se le sue prestazioni recenti mostrano segni di declino, l’impatto di De Bruyne sul gioco è innegabile. Continua a essere il giocatore che crea più opportunità quando è in campo, dimostrando che la sua magia non è svanita. De Bruyne non è solo un grande calciatore, ma una vera e propria leggenda della Premier League, capace di incantare e ispirare generazioni di tifosi.
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