Un lampo nel finale per far tornare l’Egitto una nazionale con speranze e margine di crescita: la partita di oggi ha lasciato più sorrisi rispetto a quella sconfitta sfangata contro il Mali che aveva fatto preoccupare tutti nonostante in campo si sia visto tutto tranne che una squadra pronta a vincere la Coppa d’Africa.
L’Egitto sta attraversando delle difficoltà nell’espressione del gioco con alcuni uomini che faticano ad emergere ma lo spirito con cui è vissuta questa prima fase iniziale è senz’altro migliore a quello di un’Algeria in pieno panico e di una Costa d’Avorio che fatica a capire chi è davvero.
Un episodio può cambiare il volto di un torneo, soprattutto se così breve. L’Egitto poteva rimanere a mani vuote per la seconda partita consecutiva con un altro 0-0 che avrebbe di fatto tagliato le gambe ai Faraoni di Cuper che non sarebbero potuti tornare in albergo soddisfatti. Invece la genialità si è accesa nel momento d’emergenza e la luce da rosso allarme è diventata bianca splendore grazie ad un colpo da maestro del 10: Salah aveva la palla del vantaggio ma fuori equilibrio ha fatto la cosa che tutti volevano e che nessuno si aspettava, ha scaricato ad El Said che con un destro diagonale ha bucato il portiere ugandese.
Un gol troppo importante, un episodio che indice tanto dal punto di vista della classifica e tantissimo dal punto di vista del morale: adesso all’Egitto basterà pareggiare contro il Ghana già qualificato all’ultima gara per passare il turno rendendo di fatto inutile l’eventuale successo del Mali contro il già eliminato Uganda.
La testa dei suoi ragazzi Cuper l’ha recuperata strada facendo, ora ha un’occasione d’oro per restare in vita e giocarsi tutto negli scontri diretti. Un barlume di speranza acceso dal genio di Salah e concretizzato da quel tiro di El Said che può stravolgere le aspettative di questa Coppa d’Africa.
L’Uganda dalla sua esce con due sconfitte su due gare ma ha perso di misura contro due squadre tra le favorite per il successo finale e non può davvero rimproverarsi nulla.
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