Leao – Fonseca, il caso si sgonfia, ma i dubbi restano. In tanti hanno letto nelle dichiarazioni del calciatore portoghese rilasciate in ritiro con la nazionale (“Qui mi sento a mio agio, tutti hanno fiducia in me e anche l’allenatore) una bordata nei confronti dell’allenatore rossonero.
Al netto delle dichiarazioni di facciata del Milan, in casa rossonera le parole non sono sicuramente piaciute anche perché aggiungono un ulteriore tassello a un quadro già noto. Quello fra Leao e Fonseca è evidentemente un rapporto nato con qualche difficoltà e proseguito nel plateale ammutinamento in Lazio – Milan dello scorso settembre. E il feeling non sembra ancora sbocciato. Il tecnico gli chiede di prendersi maggiori responsabilità, rimproverandogli un rendimento ad intermittenza. Alti e bassi che hanno spinto Fonseca a sostituirlo oppure, come è successo in casa della Lazio, a farlo partire dalla panchina. Scelte tecniche che il portoghese non vive con la necessaria serenità ritenendosi una sorta di intoccabile. I numeri, però, lo smentiscono.
Al netto delle difficoltà con Fonseca, i dubbi sono legati anche alla possibilità di un rinnovo a cifre da capogiro. Leao, numeri alla mano, non ha molto su cui puntare per ambire a un ingaggio da top player assoluto. Un gol in nove presenze, a secco nelle ultime sei partite, mai decisivo in Champions e spesso assente ingiustificato nelle partite che contano. Le uniche giocate degne di nota sono legate agli assist contro Venezia e Lecce, quando i suoi cambi di marcia hanno spostato gli equilibri. Contro avversari tuttavia non irresistibili, con tutto il rispetto per due squadre che con ogni probabilità lotteranno al massimo per non retrocedere. La concretezza è altrove: i numeri sono impietosi. 1 gol su 23 conclusioni e quattro occasioni da gol mancate dimostrano la mancanza di quella freddezza nelle conclusioni richiesto ad un attaccante. Ed è qui che nasce l’equivoco: Leao è un attaccante o un esterno creativo? Tutto lascia propendere per la seconda ipotesi.
Stupisce chi si stupisce. Del resto si parla di un calciatore che al netto dei colpi da fuoriclasse, non ha mai avuto grande continuità di rendimento ed ha sempre viaggiato con una media di 15 gol a stagione. L’unica certezza è che nei prossimi 7 incontri, se il Milan di Fonseca vuole rientrare in piena corsa per campionato e, soprattutto, Champions League ha bisogno del miglior Leao. Se arrivassero altri risultati negativi, la situazione potrebbe evolversi in un futuro dal comune denominatore. Entrambi lontano da Milano: foglio di via immediato per Fonseca, a fine stagione per Leao, specialmente se arrivasse una di quelle offerte impossibili da rifiutare
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