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Le semifinali che han portato il Bayern a vincere la Champions League

Questa sera Bayern Monaco e Lione si affronteranno per guadagnarsi l’ultimo posto in vista della finale al Da Luz. Una sfida che che in semifinale è già avvenuta nel 2010, ma nonostante quel successo i bavaresi poi persero la finale contro l’Inter. Queste sono invece le cinque semifinali vinte dai tedeschi e che sono state il preludio alla vittoria della Coppa.

BAYERN MONACO-UJPEST 1973-74
Solo l’Eintracht Francoforte nel 1960 era stato in grado di portare la Germania in finale di Coppa dei Campioni, ma la sconfitta per 7-3 aveva dato un colpo durissimo al calcio teutonico. Il Bayern Monaco però era la principale squadra di una nazionale che già nel 1972 vinse l’Europeo e che nel 1974 si apprestava alla vittoria del suo secondo Mondiale. Per poter arrivare alla finale di Bruxelles mancava un ultimo ostacolo, quello rappresentato dagli ungheresi dell’Ujpest. Nell’andata a Budapest si mantenne un sostanziale equilibrio che si spezzò solo nella ripresa con Torstensson che portò in vantaggio i biancorossi. Quando la vittoria sembrava ormai in pugno fu Fazekas a pareggiare i conti, ma il pareggio in trasferta risultava comunque un ottimo risultato. Nel ritorno all’Olympiastadion tutto fu molto più facile e a sbloccare la gara fu ancora lo svedese Conny Torstensson. Nella ripresa un’autorete di Horváth e il solito zampino di Gerd Müller diedero al Bayern la prima storica finale di Coppa dei Campioni.

 

BAYERN MONACO-SAINT ETIENNE 1974-75
Una sfida che divenne una classica di quegli anni con le due principali squadre di Germania e di Francia pronte a darsi battaglia. I campioni in carica tedeschi erano pronti a concedere il bis, nonostante una pessima annata in Bundesliga, mentre il Saint Etienne voleva a tutti i costi la finale in casa. L’andata in terra transalpina finì con uno 0-0 che dimostrò ancora una volta le grandi abilità difensive del Bayern e che furono il preludio per la gara di ritorno. All’Olympiastadion fu il Kaiser Franz Beckenbauer a sbloccare il risultato trafiggendo Ćurković per l’1-0. Il raddoppio fu opera di Bernd Dürnberger e così i bavaresi riuscirono a vendicare l’eliminazione patita nel 1969 proprio per mano dei verdi della Loira.

 

BAYERN MONACO-REAL MADRID 1975-76
La sfida col Saint Etienne si sarebbe ripetuta l’anno seguente, ma per raggiungere i francesi era necessario battere un avversario di primissimo livello come il Real Madrid. Oltre centomila spettatori gremirono il Santiago Bernabéu per la gara di andata e tanta fu passione del popolo madridista che dopo soli otto minuti fu Roberto Martínez a battere Maier per l’1-0. Nel Bayern però c’era il sempre verde Gerd Müller pronto ad acciuffare il pareggio a pochi minuti dalla fine del primo tempo regalando così un prezioso 1-1 ai suoi in vista del ritorno. Il Pallone d’oro 1970 divenne assoluto protagonista anche della gara di ritorno dove addirittura si esibì in una doppietta condita da uno splendido collo sinistro dal limite dell’area che rese vano il volo di Miguel Ángel. Il centravanti tanto brutto da vedere quanto letale sotto porta era stato ancora una volta decisivo e a Glasgow il Bayern era pronto per il suo splendido terzo successo consecutivo nella più importante Coppa continentale.

 

BAYERN MONACO-REAL MADRID 2000-01
Ventisei anni dopo il Bayern Monaco dovette incrociare ancora una volta il proprio destino con il Real Madrid per garantirsi la finale di San Siro contro un’altra spagnola, il Valencia. L’andata si giocò nella Capitale iberica e i tedeschi non ebbero paura a imporre il proprio gioco trovando il decisivo vantaggio a inizio ripresa. Fu il brasiliano Élber a battere Casillas con un gran sinistro regalando così un grande vittoria in vista del ritorno. Il centravanti verdeoro era in stato di grazia e con un preciso colpo di testa sbloccò il risultato anche all’Olympiastadion. I Blancos erano però formati da grandissimi campioni duri a morire e a riaprire la gara ci pensò il portoghese Luís Figo e con un altro gol sarebbero stati gli spagnoli a passare il turno. Il gol della vittoria arrivò però dal giocatore che non ti aspetti, quel Jens Jeremies, che aveva fatto della corsa e della grinta il suo marchio di fabbrica, decise di trasformarsi in goleador segnando con un perfetto destro all’angolino da fuori area. Il Real era stato domato e ai rigori arrivò il successo anche col Valencia.

 

BAYERN MONACO-BARCELLONA 2012-13
Il Bayern Monaco è sempre stata squadra amante delle goleade e non ha mai avuto problemi a infierire sugli avversari. Ne sa qualcosa il Barcellona che è stato da poco schiacciato da un pesantissimo 8-2, ma nel 2013 non andò molto meglio ai catalani. I tedeschi furono una macchina inarrestabile e all’Allianz Arena annichilirono i ragazzi di Vilanova. Ad aprire le danze già nel primo tempo fu un colpo di testa di Thomas Müller, ma la storia venne scritta nella ripresa. Mario Gómez riuscì a raddoppiare e Arjen Robben si portó a spasso la difesa blaugrana prima di battere Víctor Valdés. A rendere ancora più epica la sfida ci pensò ancora una volta Müller per il definitivo 4-0. Al Camp Nou quindi sarebbe bastato amministrare il risultato, anche perché in pochissimi credevano a una possibile rimonta. I già minimi sogni di gloria si spezzarono a inizio ripresa grazie ancora al sinistro magico di Arjen Robben. Piqué incappò in un goffo autogol e il solito inarrestabile Thomas Müller confezionò uno 0-3 epico che permise di chiudere con un glorioso 7-0 la doppia sfida.

Francesco Domenighini

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