Calcio

Le secondo squadre di Milan e Juve rischiano la serie D? Quel che bisogna sapere

Come mai Paolo Montero e Daniele Bonera stanno facendo così fatica in Serie C. Tra percorsi di crescita e qualche stop fisiologico

La Serie C è da sempre un campionato impegnativo, noto per il suo livello agonistico e la presenza di squadre strutturate e ben organizzate. È in questo contesto che Juventus e Milan hanno deciso di investire nelle squadre B, con l’obiettivo di formare giovani talenti da poter utilizzare nelle rispettive prime squadre. Il progetto è ambizioso e volto a creare un ponte tra il settore giovanile e il professionismo, ma come dimostrano i primi risultati di questa stagione, il cammino è tutt’altro che semplice.

Juventus Next Gen: una lenta crescita

La Juventus ha intrapreso il progetto della squadra B già da qualche anno, creando la Juventus Next Gen, inizialmente conosciuta come Juventus U23. Nonostante l’esperienza accumulata, anche questa stagione è iniziata in salita, con soli sei punti raccolti nelle prime otto partite e diverse sconfitte che evidenziano i limiti di una squadra giovane e inesperta.

Non è una situazione nuova per la Juventus, che si ritrova ancora una volta ad affrontare le difficoltà tipiche della transizione dalla Primavera al professionismo. La gestione dei momenti chiave delle partite e la mancanza di maturità in campo sono stati punti deboli ricorrenti nel progetto. Il nuovo allenatore Paolo Montero, quinto tecnico del progetto, ha preso in mano la squadra in un momento complicato, simile a quello vissuto dai suoi predecessori. Montero, con una rosa completata solo a settembre inoltrato, sta cercando di dare una svolta alla squadra, ma il percorso si presenta arduo.

Un elemento chiave di questa difficoltà è il cambio di girone. La Juventus Next Gen è stata inserita nel Girone C, quello del Sud, dove il livello di competizione è particolarmente elevato. Questo ha reso il calendario più difficile, con trasferte lunghe e impegnative e partite contro squadre fisicamente e tatticamente superiori. Tuttavia, la squadra ha dimostrato margini di miglioramento rispetto alla scorsa stagione, dove a dicembre si trovava addirittura in penultima posizione, per poi chiudere con un record di 54 punti.

Le speranze per la crescita futura della Juventus Next Gen si concentrano su alcuni giocatori chiave come Pedro Felipe in difesa e Semedo in attacco. Questi talenti, insieme a un progressivo miglioramento della fase difensiva, potrebbero permettere alla squadra di Montero di risalire la classifica e raggiungere gli obiettivi di sviluppo stabiliti dal club.

Daniele Bonera | Ansa – footbola.it

Milan Futuro: un debutto complicato

Se per la Juventus la difficoltà del progetto Next Gen non è una novità, per il Milan Futuro, la squadra B dei rossoneri, il discorso è diverso. Il progetto è stato avviato solo quest’estate e, come ci si poteva aspettare, i primi passi nel campionato di Serie C sono stati particolarmente duri. Dopo otto partite, il Milan si trova penultimo nel Girone B, con soli sei punti all’attivo, condividendo una situazione simile a quella della Juventus.

La principale differenza tra le due squadre risiede nella mancanza di esperienza. Mentre molti dei giovani bianconeri hanno già avuto modo di abituarsi alla Serie C, molti giocatori del Milan Futuro provengono direttamente dalla Primavera, dove il livello di fisicità e intensità è decisamente inferiore. Questo gap si è manifestato chiaramente nelle prime partite della stagione, con i rossoneri spesso sopraffatti dall’agonismo e dall’organizzazione tattica delle squadre avversarie.

Il debutto contro l’Entella, una squadra con ambizioni di promozione, ha messo subito in evidenza le difficoltà del Milan, che ha faticato a tenere testa a formazioni più esperte e abituate a certi livelli di competizione. Il Milan ha segnato solo quattro gol finora, il peggior attacco del girone, e ha perso quattro partite, tre delle quali con un risicato 1-0, segno che la squadra riesce a rimanere in partita ma fatica a fare la differenza nei momenti decisivi.

Le sfide del futuro

Nonostante i risultati negativi, tanto per la Juventus quanto per il Milan il progetto delle squadre B resta di fondamentale importanza. Entrambi i club vedono queste squadre come un trampolino di lancio per giovani talenti che, altrimenti, rischierebbero di rimanere bloccati in una terra di mezzo tra la Primavera e la prima squadra. Nel caso del Milan, il progetto è ancora nelle fasi iniziali, e il principale obiettivo resta quello di fornire esperienza ai giovani. Daniele Boneraha sottolineato più volte l’importanza della crescita personale e collettiva.

La squadra, nonostante le sconfitte, ha dimostrato carattere, come evidenziato nell’ultima partita contro la Pianese, giocata in inferiorità numerica ma combattuta fino alla fine. Bonera ha lodato i suoi per il coraggio e la determinazione, elementi fondamentali per crescere in un contesto così competitivo. Anche per la Juventus, il focus resta sulla crescita, sia individuale che collettiva. La fase difensiva richiede ancora miglioramenti, e Montero sta cercando di lavorare su questi aspetti per rendere la squadra più competitiva.

Andrea Zoccolan

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