Il Mondiale è il più grande torneo della storia del calcio, ma come tutte le competizioni più prestigiose sono stati tanti i tentativi per instaurarlo. In Uruguay nel 1930 è stata giocata la prima edizione ufficiale, ma già in precedenza si era provato a eleggere i migliori del globo.
Il primissimo di questi fu il Torneo Internazionale Stampa Sportiva nel 1908, un misto di squadre di club e rappresentative cittadine, come il Parisienne, regionali, come il Piemonte, e club italiani e svizzeri, tra i quali Juventus, Torino e Servette. Furono proprio i granata di Ginevra vincere questo bizzarro titolo. Durò solo il tempo di pochi giorni e l’anno seguente venne sostituita dal Sir Thomas Lipton Trophy, un vero e proprio miscuglio di club, nazionali e squadre improvvisate. Fu la prima partecipazione a un “Mondiale” della Nazionale italiana, le gare però non vennero conteggiate come ufficiali e quindi si deve parlare di Selezione. A contendersi il successo con gli Azzurri vi erano gli svizzeri del Winterthur, i tedeschi del Kicker Stoccarda e soprattutto gli inglesi dell’Aukcland West Town. Fu il Velodromo Umberto I di Torino lo stadio che ospitò tutta la competizione e tra l’11 e il 12 aprile i britannici vinsero prima contro i blu teutonici e poi con gli elvetici laureandosi così…campioni del mondo.
La competizione piacque particolarmente e in quel fine settimana riuscì a portare allo stadio un’ottima quantità di pubblico tanto che due anni dopo venne riconfermato. Non più al Velodromo, ma allo Stadio di Corso Sebastopoli, luogo dove allora era solita giocare la Juventus. Furono sempre quattro a partecipare al torneo, ma oltre ai campioni in carica vennero chiamati i bianconeri, il Torino e infine lo Zurigo. La sfida che aprì il torneo fu quella tra la Vecchia Signora e lo Züri e con le reti di Borel e Reynert furono i padroni di casa a imporsi guadagnandosi la finale. La grande attesa era però per l’altra semifinale, quella tra granata e Auckland West. Fu una splendida partita terminata con il risultato di 3-2 per gli inglesi che ottennero il passaggio del turno grazie a Cassidy, Dunn e Moore, rendendo inutili i centri di Capello e Mason. I piemontesi vinsero poi la finalina di consolazione e nell’ultimo atto vi era grande attesa per vedere se la Juventus sarebbe diventata campione del mondo. Davanti a tremila spettatori la squadra del piccolo paese nel nord dell’Inghilterra si impose con un devastante 6-1 dimostrando come l’Italia avesse ancora molto da imparare dai maestri del football. Cassidy e Jones realizzarono una doppietta a testa, e Dunn segnò al quattordicesimo già il 4-0. Ettore Corbelli segnò il punto della bandiera e quella fu la seconda e ultima edizione del Sir Thomas Lipton Trophy, uno degli antenati del Mondiale e che in questo 2021 compie centodieci anni la sua ultima edizione.
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