Hoffenheim, Lipsia e Bayern Monaco; la carriera di Julian Nagelsmann è stata una crescita costante fino ad arrivare ad allenare una delle squadre più forti del mondo. Sedersi sulla panchina dei bavaresi è un privilegio ma anche una grandissima responsabilità considerando l’obbligo del club di vincere in patria e competere fino alla fine a livello europeo; per fare bene devi, in primis, entrare in contatto con i senatori dello spogliatoio in modo tale da avere poi il resto del gruppo dalla tua parte. La stagione ufficiale non è ancora iniziata (il primo impegno ufficiale sarà venerdì sei agosto contro il Bremer SV in DFB-Pokal) ma Nagelsmann è già finito sotto accusa.
Tre sconfitte, un pareggio e dieci gol subiti; la preparazione del Bayern Monaco alla prossima stagione sta avendo più di qualche problema. Sotto accusa è finito Nagelsmann e i tifosi lo hanno prima etichettarlo maiale, con uno striscione apparso nell’amichevole contro l’Ajax (per via del suo passato al Monaco 1860), per poi far partire sui social l’hashtag Nagelsmannout dopo la pesante sconfitta subita nel match con il Napoli. Non il miglior inizio per il tecnico che dovrà dimostrare, come prima cosa, di riuscire a convivere con una pressione totalmente diversa da quella a cui era abituato nelle passate esperienze.
In questi dodici giorni che separano il Bayern Monaco dall’inizio della Bundesliga, Nagelsmann dovrà riuscire a trasmettere le sue idee di calcio ad un gruppo, fino a questo momento, in difficoltà nell’assimilare quelli che sono i principi del nuovo tecnico. Non riuscire in questa missione significherebbe rischiare la stessa fine di Niko Kovač; al Bayern Monaco non viene data la possibilità di sbagliare e se i tifosi iniziano a muovere critiche, anche pesanti, la strada è incredibilmente in salita. L’unica speranza è far parlare il campo dove Nagelsmann si è meritato questa chance; ora non bisogna sprecarla.
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