Il Napoli questa sera è chiamato all’impresa più grande di tutta la sua storia calcistica. Contro il Barcellona al Camp Nou servirà una vittoria o un pareggio con almeno due reti, ma questi blaugrana sembrano più battibile rispetto al passato. Entrambe le squadre non sono al massimo della forma, ma i partenopei entreranno in campo determinati al massimo per poter sfruttare le distrazioni catalane ed entrare nella storia come già hanno fatto queste altre cinque squadre.
MILAN-BARCELLONA 4-0 1993-94
L’allenatore del Barcellona Johan Cruijff era talmente sicuro di vincere la finale di Atene del 1994 che disse apertamente alla stampa che gli Dei erano dalla loro parte. Una dichiarazione sicuramente importante, ma non così assurda dato che al Milan mancavano per squalifica Franco Baresi e Costacurta in difesa. Con una retroguardia pesantemente rimaneggiata Fabio Capello decise di stravolgere il suo credo tattico estremamente accorto e prudente e i rossoneri partirono a mille. Il grande protagonista di serata fu Massaro che già nel primo tempo realizzò una doppietta trafiggendo Zubizarreta con un tocco ravvicinato prima e con un sinistro violentissimo all’angolino poi. A inizio ripresa ci si sarebbe aspettati l’assalto blaugrana e invece ecco che Nadal gigioneggiò troppo con la palla e se la fece soffiare da Savićević che calciò da posizione impossibile per il 3-0. Desailly rese epico il tutto con la rete del 4-0 e per il Milan fu la quinta Champions League della sua storia.
BARCELLONA-JUVENTUS 1-2 2002-03
Dopo l’1-1 del Delle Alpi la Juventus era chiamata all’impresa al Camp Nou se voleva passare in semifinale. L’assenza di Trezeguet non lasciava tranquillo Lippi che decise di schierare inizialmente Di Vaio accanto a Del Piero. L’ex Parma però fu inesistente e così a inizio ripresa entrò Zalayeta. A trovare la rete del vantaggio bianconero fu Pavel Nedvêd che con una grande serpentina in area battè Bonano. A pareggiare i conti ci pensò un giovane Xavi e si andò così ai supplementari con la Vecchia Signora in dieci per l’espulsione di Davids. Ci si stava avvicinando sempre di più ai calci di rigore ma al minuto centoquattordici da un cross di Birindelli fu proprio Zalayeta a deviare di piatto destro in porta portando la Juve tra le prime quattro d’Europa avendo espugnato il Camp Nou.
INTER-BARCELLONA 3-1 2009-10
Ancora una volta l’approdo del Barcellona in finale passava da Milano e anche in questa occasione la sensazione che si stessero affrontando le due migliori tra le quattro rimaste era netta. L’Inter aveva bisogna di un’impresa epica perché stava giocando contro una delle squadre più grandiose di sempre e quando Pedro realizzò lo 0-1 in pochi pensarono a una possibile rimonta. Eppure i nerazzurri strinsero i denti e già nel primo tempo riuscirono a pareggiare grazie al piatto destro di Wesley Sneijder e nella ripresa iniziò la leggenda. Una splendida ripartenza di Pandev diede il là al ribaltamento del risultato da parte di Maicon e in seguito fu Milito di testa ad appoggiare in rete il 3-1 definitivo. Nemmeno la scenata isterica di Balotelli a fine partita potè rovinare la magica serata dell’Inter che mantenne la qualificazione perdendo per 1-0 al Camp Nou potendo così arrivare al 22 maggio dove alzò al cielo di Madrid la sua terza Coppa dei Campioni.
JUVENTUS-BARCELLONA 3-0 2016-17
Dopo la finale di Champions persa solo due anni prima, la Juventus aveva voglia di riscattarsi contro il Barcellona e l’occasione arrivò già ai quarti di finale. La gara d’andata venne disputata allo Juventus Stadium e le tensioni in casa blaugrana facevano ben sperare. Inoltre quella sera si prese la copertina la Joya Paulo Dybala. Davanti all’idolo e maestro Lionel Messi fu il numero ventuno bianconero a far stropicciare gli occhi con una doppietta da fenomeno. Con due girate di sinistro battè Ter Stegen facendo così passare un primo da sogno per i bianconeri. Nella ripresa un colpo di testa di Chiellini rese la serata ancora più leggendaria e il 3-0 finale non lasciava dubbi su quale delle due squadre avesse meritato la vittoria. Nel ritorno del Camp Nou il catenaccio di Allegri bastò per ottenere uno 0-0 d’oro che valse la semifinale contro il Monaco.
ROMA-BARCELLONA 3-0 2017-18
La storia europea della Roma è stata spesso avara di successi, ma dopo la finale raggiunta nel 1984 ciò che accadde nel 2018 fu senza dubbio il momento più straordinario di sempre. I giallorossi di Di Francesco entrarono tra le prime otto d’Europa grazie alla vittoria sullo Shakhtar Donetsk e ai quarti vennero sorteggiati i marziani del Barcellona. Le possibilità di passare erano minime e quando al Camp Nou i blaugrana si imposero per 4-1 la situazione sembrò disperata. La Lupa però non aveva nulla da perdere e trascinata da un Olimpico incandescente travolse i catalani. A inizio gara Džeko segnò subito la rete della speranza con la quale concluse il primo tempo. Un calcio di rigore segnato dal capitano Daniele De Rossi fece ribollire la Capitale di sogni e di speranze, ma serviva ancora una rete per l’impresa. Da un corner dalla destra fu il greco Manolas a spizzare la palla e a metterla nell’angolino con Ter Stegen immobile. La Roma era riuscita a ribaltare la situazione giocando una partita perfetta e concedendo le briciole ai blaugrana e in semifinale con il Liverpool si sfiorò lo stesso copione ma con una rimonta purtroppo solo parziale.
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