La sospensione delle attività sportive in Spagna è stata, nel mese precedente, a tempo indeterminato. Ora, il presidente della Liga Javier Tebas e il premier Sanchez aprono degli spiragli. Dal 4 maggio la ripresa degli allenamenti individuali, poi gradualmente il rientro in gruppo fino al ritorno ufficiale in campo atteso il 7 o il 14 giugno. In un’intervista rilasciata a #Vamos (Movistar+) Tebas ha lasciato trasparire le sue perplessità sulla decisione “affrettata” della Ligue 1 di dichiarare concluso il campionato, rilanciando sull’importanza del calcio come settore trainante dell’economia spagnola, settore in cui i calciatori potrebbero lavorare in sicurezza molto più di altri.
In attesa di una decisione definitiva sul prosieguo, stop o rinvio della Liga, riviviamo le 5 partite più belle della stagione in ordine cronologico.
La passata stagione in Liga è nata un’altra rivalità tra una storica dei piani alti del calcio spagnolo come il Valencia e il Getafe tornato grande con la gestione Bordalás. La Copa del Rey 2018/2019 poi vinta dai pipistrelli ha reso questa sfida bella e agguerrita e spesso piena di polemiche. Qui possiamo apprezzare la doppietta del toro Maxi Gomez, la splendida rete di Jason, il gol inaspettato del giovanissimo Kang-in Lee e un rigore negato al Valencia nel finale per fallo di mano di Cucurella. Non male come inizio.
Ci spostiamo al Camp Nou per il secondo big match della Liga del Barça che dopo averne rifilati 5 al Valencia, ne segna 4 al Siviglia dimostrandosi implacabile in casa rispetto alle partite disputate lontano dalla Catalogna. La decidono i grandi assenti del presente blaugrana: Luis Suarez con una splendida rovesciata mancina e Ousmane Dembelé grazie a una sterzata da urlo con cui mette a sedere Diego Carlos e fredda Vaclik. La seconda rete la segna Arturo Vidal in spaccata su un’ottima palla tagliata di Arthur. E Messi? Ovviamente non manca all’appello e con una punizione meravigliosa sigla il poker blaugrana.
Difficile ricordare un derby così bello ed equilibrato nel país valenciano. Un Valencia in grande spolvero espugna lo stadio nemico con una rimonta pazzesca: apre le danze Roger Martí con una tripletta nel primo tempo, solo che uno è nella sua porta. Da qui in poi suicidio Levante che nella ripresa viene surclassato dal tridente ospite: due gol Kevin Gameiro, due assist Rodrigo e un gol e un assist Ferran Torres.
Da un derby a un altro, quello basco. Alla Reale Arena si presenta un Athletic Bilbao totalmente revisionato nella parte offensiva contro una delle squadre più in forma del campionato. La Real dei ragazzini domina, ma la sblocca soltanto nel secondo tempo con una gran giocata di Aleksander Isak per Portu, il quale porta in vantaggio gli txuriurdines. Entrano Muniain e Iñaki, e i leones cambiano marcia: il 10 serve il 9 che con la sua bruciante velocità supera il marcatore e batte Alex Remiro in uscita. L’Erreala ci crede e a pochi minuti dal termine trova i tre punti: Januzaj imbuca per Portu che di tacco serve l’accorrente Isak, impreciso nel primo tentativo, ma freddo sul tap-in. In attesa di vedere il derbi vasco più importante…
Non poteva mancare uno dei clasico più belli degli ultimi anni, almeno per i tifosi blancos. Il Real Madrid non vinceva in Liga, al Santiago Bernabeu, contro il Barça dal 25 ottobre 2014. Circa sei anni dopo torna alla vittoria grazie, in primis a Zidane, e poi a un Vinicius Jr. esaltante e a tratti imprendibile. Sua la rete che sblocca il match dopo un primo tempo equilibratissimo e con occasioni da entrambe le parti. La disattenzione di Sandro Ramirez e la chiusura in ritardo di Pique sono però fatali perché Kroos imbucate così non le sbaglia, e l’esterno brasiliano ha tutto il tempo per aggiustare la mira e battere un più volte miracoloso Ter Stegen. Il 2-0 nel recupero è solo una formalità, ma lo segna Mariano Diaz, subentrato a Benzema meno di un minuto prima della marcatura. Il Clasico vale quei 3 punti che permettono al Madrid il sorpasso in vetta, soltanto per una giornata.
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