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Le origini dei nomi delle squadre italiane

Molti club si chiamano come la propria città – vedi la Roma, il Napoli, il Como, il Bari, il Catanzaro e tante altre – mentre altri nomi arrivano dalla mitologia greca

A chi non è capitato di chiedersi quale sia l’origine del nome della propria squadra del cuore e di quella dei rivali. O anche solo il luogo di provenienza che in molti nomi non è specificato e non è intuibile. Molti club si chiamano come la propria città – vedi la Roma, il Napoli, il Como, il Bari, il Catanzaro e tante altre – mentre altri nomi arrivano dalla mitologia greca, altri hanno preso spunto da personaggi storici o, addirittura, da animali. Dalla serie A alla C, passando per la B, ecco dieci esempi di squadre dalla denominazione diversa. E tante sono le curiosità. Non tutti ne sono a conoscenza. Anche perché nell’elenco ci sono squadre di serie C, che magari (come l’Alcione, vedremo) si sono affacciate soltanto da quest’anno al calcio professionistico.

Tifosi Atalanta
Tifosi Atalanta | ansa @Filippo Venezia

Atalanta

Scelto da un gruppo di liceali più di un secolo fa, nel lontanissimo 1907. Corrisponde a quello di un’eroina della mitologia greca, da qui il soprannome Dea quando si parla della squadra di Gian Piero Gasperini, Atalanta appunto. Come riporta la Gazzetta dello Sport, abbandonata sul monte Pelio dal padre Iaso perché voleva un erede maschio. Allevata prima da un’orsa, poi da alcuni cacciatori, crebbe forte e vigorosa tanto da essere riconosciuta come Dea della caccia e della corsa. Due le sue abilità: veloce nelle ripartenze e abile nell’”abbattere” gli avversari. Un po’ come l’Atalanta attuale, capace di vincere a Dublino, nel maggio scorso, l’Europa League contro il Bayer Leverkusen con la tripletta di Lookman.

Inter

Un nome scelto con questa giustificazione: “Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo”. Così Giorgio Muggiani, artista futurista e tra i soci fondatori (44 in totale, ex dirigenti del Milan) del club, giustificò la scelta del nome quel 9 marzo del 1908, nel giorno della sua fondazione. Una chiara presa di posizione rispetto alla politica rossonera di non tesserare giocatori stranieri

Juventus

La Vecchia Signora è nata il 1° novembre del 1897. Seduto su una panchina in Corso Re Umberto, a Torino, un gruppo di amici appassionati di calcio decise di fondare una società sportiva. Erano tutti giovani, erano ancora tutti studenti al liceo classico Massimo D’Arzeglio e nessuno d’età superiore ai 17 anni. Il loro essere ragazzini, però, non fu un ostacolo all’idea, bensì un punto di forza per la nascita del progetto. Da qui il nome Juventus, che in latino significa gioventù.

Hellas Verona

Nel 1903 si chiamava Associazione Calcio Hellas. Nel corso degli anni, fino a oggi, la società gialloblù ha subito diverse variazioni nel nome, un po’ per fusioni societarie, un po’ per rivoluzioni post determinati momenti storici. L’appellativo Hellas, però, è riuscito a sopravvivere. A suggerire questo appellativo era stato il professor Decio Corumbolo a ai suoi studenti, fondatori del club, del liceo classico Scipione Maffei per dar voce anche nel calcio alla sua materia: il greco. Hellas significa antica Grecia.

Sampdoria

Qui niente suggerimenti da parte di qualcuno. Il nome Sampdoria nasce dalla fusione di due squadre: la Sampierdarenese (in richiamo a un quartiere di Genova) e l’Andrea Doria (in onore dell’ammiraglio che ottenne l’indipendenza della Repubblica di Genova). Dopo diverse peripezie legate alla promozione nella serie A 1946/47, le due società decisero di unire le proprie forze per dar vita al club che oggi conosciamo come Sampdoria. E questo forte legame si vede sia nella maglia sia nello stemma: il bianco e il blu dell’Andrea Doria che si fondono con il bianco, il rosso e il nero della Sampierdarenese. Insomma, un ottimo mix per una squadra capace di vincere lo scudetto nel 1991 e arrivare fino alla finale di Coppa dei Campioni del 1992, perdendo contro il Barcellona ai supplementari.

Spal

È un acronimo. Infatti, S.P.A.L. sta per Società Polisportiva Ars et Labor (cioè, “arte e lavoro”) e la sua origine ha legami con la spiritualità. Infatti, nel 1907 è stato fondato un circolo religioso-culturale da alcuni frati salesiani, in particolare da Don Pietro Acerbis, direttore di un oratorio ferrarese chiamato proprio Ars et Labor.

Giana Erminio

Il caso della Giana Erminio è unico. La squadra di Gorgonzola, comune vicino a Milano, prende il nome di un sottotenente gorgonzolese che nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, perse la vita a soli 19 anni sul monte Zugna. Da lì la decisione del club – prima denominato “Argentia”, poi “Unione Sportiva Gorgonzola” – di onorarne la memoria attribuendo a sé stesso il nome proprio del ragazzo.

Pergolettese

La Pergolettese ha cambiato nome addirittura cinque volte. In primis, è stata fondata il 18 novembre 1932 con il nome Unione Sportiva Pergolettese prendendo spunto dal rione cremasco Il Pergoletto e dall’omonima osteria in cui venne messa nero su bianco la nascita del club. Nel 1975 il cambio in Pergocrema per rendere più comprensibile la città di provenienza dalla squadra, per poi cambiare l’ordine nel 1994 denominandola Cremapergo. Finita qui? No. Perché 22 anni fa, nel 2002, il ritorno a Pergocrema, fino al nome attuale nel 2011.

Alcione

Ed eccoci arrivare al già citato Alcione, terza squadra di Milano, che si è affacciata al professionismo al termine della passata stagione con la promozione in serie C. Questo club deve la sua denominazione a un volatile. Alcione, infatti, è il soprannome dell’uccello “martin pescatore comune (o europeo)”, che a sua volta deriva dal mito greco di Alcione, figlia di Eolo ed Enarete che venne trasformata dagli Dei in questo volatile perché peccò di superbia. Arancione e blu i colori sociali del club. Il motivo? Ovviamente il piumaggio dell’uccello.

Bandiera Sampdoria
Bandiera Sampdoria | pixabay @jorono

Virtus Entella

È il club di Chiavari ed Entella è il nome dell’omonimo fiume che sfocia nel Golfo del Tigullio, tra Chiavari e Lavagna, in Liguria. La società è nata nel 1914 come Entella Foot-Ball Club, nel corso degli anni la squadra ha subito diversi cambi di denominazione, tra cui la versione più conosciuta con l’aggiunta della parola “Virtus” (nel 2010). Ha dovuto intraprendere una battaglia legale, nel 2015, nei confronti di un club di terza categoria che dal 2003 aveva deciso di utilizzare dello stesso nome.

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