La netta vittoria nella gara di andata ad Alessandria mette in tranquillità il Torino e a meno di clamorose e inattese catastrofi i granata hanno in tasca il passaggio del turno. La squadra di Mazzarri era grande favorita, ma in queste competizioni nulla è scontato e in passato alcune volte le italiane hanno subito eliminazioni clamorosi, ed ecco le cinque più incredibili subite nei preliminari di Europa League.
UDINESE-PANIONIOS 2004-05
La Coppa Uefa prima di iniziare con la fase a gironi prevedeva un primo turno non proprio da considerarsi preliminare, ma doveva essere un inizio soft per le grandi. L’Udinese fu fortunato nel sorteggio e pescò i modesti greci del Panionios ma la sciagura era dietro l’angolo. La squadra di Spalletti, che a fine anno avrebbe ottenuto la storica qualificazione in Champions League, venne incredibilmente sconfitta per 3-1 nell’andata giocata al Nea Smyrni. Il gol dell’1-1 di Pinzi, pareggiando il vantaggio di Dodd, non bastò per tornare in Friuli con un risultato positivo perché Panagiotis Giannopoulos si scatenò segnando una doppietta rendendo difficile la rimonta bianconera. Nel ritorno la partita sembrava stregata con Iaquinta che sbagliò una facile occasione e Di Natale colpí la traversa. Jankulovski venne poi ingiustamente espulso e a nulla servì il gran gol di Mauri nel finale perché l’1-0 non bastava e l’Udinese era fuori dalla Coppa Uefa.
PALERMO-THUN 2011-12
La finale di Coppa Italia giocata e persa contro l’Inter garantiva al Palermo l’accesso ai preliminari di Europa League e l’ostacolo Thun non sembrava poi così insormontabile. Gli svizzeri però arrivarono al Renzo Barbera carichi come non mai e la prestazione sorprese gli uomini di Pioli. Lüthi portò in vantaggio i bernesi, Iličić pareggiò ma Schneider ritrovò la via del vantaggio. Solo una punizione di Miccoli nel recupero evitò la sconfitta, ma nel ritorno era obbligatoria la vittoria. Pablo González illuse i rosanero con un bel sinistro sul secondo palo, ma una corta respinta della difesa siciliana fece si che Lezcano potè calciare libero e indisturbato battendo Benussi. L’1-1 condannava il Palermo a dover abbandonare la campagna europea già al terzo turno preliminare, un vero e proprio flop che costò la panchina a Pioli che venne esonerato prima ancora che iniziasse il campionato.
ROMA-SLOVAN BRATISLAVA 2011-12
Il 2011-12 non fu certo l’anno d’oro del calcio italiano in Europa League e dopo il Palermo anche la Roma cadde nel turno successivo e non riuscì a qualificarsi ai gironi. I giustizieri dei giallorossi furono i modesti slovacchi dello Slovan Bratislava che in casa sfruttarono le cervellotiche idee di Luis Enrique e trovarono nel finale la rete decisiva di Dobrotka con la quale riuscirono a vincere la gara di andata. Un risultato comunque non irrecuperabile e sette giorni dopo all’Olimpico era tutto pronto per la grande rimonta. Totti ritornò titolare al centro dell’attacco con Bojan e Caprari sugli esterni e dopo soli dieci minuti fu Perrotta a riequilibrare la doppia sfida. I giallorossi, pur non riuscendo a trovare il 2-0, avevano in mano la partita fino a quando il tecnico spagnolo non decise di effettuare l’assurda sostituzione del Capitano Totti con Okaka. Il pubblico romanista inveì pesantemente contro la decisone e lo Slovan ne approfittò iniziando a giocare bene e trovando il pareggio nel finale col neoentrato Stepanovsky. La rete tagliò le gambe ai lupacchiotti e l’amore con Luis Enrique terminò ancora prima di inziare.
UDINESE-SLOVAN LIBEREC 2013-14
I preliminari delle coppe europee sono sempre stati indigesti per l’Udinese e dopo le due eliminazioni dalla Champions League ne arrivò una terza nell’estate del 2013, ma questa volta contro il più abbordabile Slovan Liberec. Con la modernizzazione e l’inizio dei lavori per il nuovo stadio i bianconeri furono costretti a migrare nella vicina e odiata Trieste e la serata fu tutt’altro che da ricordare. Un gran gol di Rybalka, su disattenzione di Allan, portò al vantaggio ceco ma Gabriel Silva dopo poco trovò il pareggio facendo sembrare il tutto un incidente di percorso. Nella ripresa ci si aspettava la riscossa friulana e le occasioni non mancarono di certo, clamoroso il palo di Basta, ma in contropiede i cechi furono letali. Delarge prima e Kusnir poi confezionarono un 1-3 finale praticamente impossibile da rimontare. E l’impresa si fece ancora più ardua quando un tragicomico errore di Kelava ed Heurtaux portò al vantaggio di Delarge anche a Liberec. Lazzari pareggiò a fine primo tempo, ma l’espulsione di Pereyra nella ripresa tagliò le gambe ai ragazzi di Guidolin che furono costretti a dire addio ai sogni di gloria europei.
SAMPDORIA-VOJVODINA 2015-16
Ripescata in Europa League ai danni dei cugini del Genoa la Sampdoria si preparava a tornare in Europa, ma per farlo serviva passare i preliminari e il primo scoglio furono i serbi del Vojvodina. I lavori di ristrutturazione del Ferraris mandarono i blucerchiati a giocare all’Olimpico di Torino la gara di andata e nessuno poteva immaginare cosa stava per accadere. Pronti via e Ivanić portò in vantaggio i balcanici ma il dramma per i ragazzi di Zenga arrivò tutto nella ripresa. Stanisavljević segnò ancora al minuto quattro per il raddoppio e Ožegović salì in cattedra segnando una doppietta e chiudendo la sfida su un incredibile 0-4. Uno shock pazzesco che rendeva impossibile ogni speranza di rimonta nella gara di ritorno dove la Sampdoria riuscì a salvare l’onore. Un gol per tempo prima di Éder e poi di Muriel regalarono lo 0-2 finale ai liguri che non bastò per passare il turno dando così ancora più rimpianti per la sciagurata serata torinese.
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