Segniamo pure 14 alla lista di club allenati da Manuel Pellegrini: il cileno ha firmato con il Betis, squadra che allenerà dalla prossima stagione, in attesa che questa con Trujillo come guida ad interim termini in fretta dopo le delusioni vissute settimana dopo settimana.
Pellegrini ricomincia dalla Liga, il campionato in cui ha sorpreso di più in carriera, ma non l’unico in cui è riuscito a raggiungere risultati importanti. In occasione di questa sua firma con il Betis, ripercorriamo le migliori imprese di uno dei migliori allenatori sudamericani mai arrivati in Europa.
Terminata la carriera da calciatore come istituzione della U de Chile, di cui è stato a lungo capitano, Manuel Pellegrini ha cominciato a girare il Sudamerica e a vincere i suoi primi trofei. Senza nulla togliere ai titoli vinti in Cile con la U Católica e in Ecuador con la LDU de Quito, il primo grande successo della sua carriera da allenatore è sulla panchina del San Lorenzo nel Clausura del 2001, con il Ciclón che non festeggiava un campionato da sei anni.
La figura di Manuel Pellegrini in Europa si è consacrata con il miracolo Villarreal. Il Submarino era una squadra alle prime armi nel calcio dei grandi, ma sotto la guida del cileno riuscì a diventare una squadra di riferimento in Spagna, tanto da chiudere sotto la sua gestione anche una Liga al secondo posto nel 2008, e in Europa col successo dell’Intertoto 2004. Ma la grande impresa fu portare quella squadra a un passo dalla finale di Champions nel 2006: l’avventura terminò all’ultimo minuto della semifinale di ritorno con il rigore parato da Lehmann a Riquelme che negò i supplementari a quell’incontro ancora oggi celebratissimo. Pur ritrovando ottimi campionati, il Villarreal non è mai stato tanto grande quanto durante la sua gestione.
Discorso identico per la parentesi al Malaga: la nuova proprietà araba oltre a portare ottimi calciatori puntò sull’allenatore cileno reduce da un’esperienza deludente (soprattutto in Champions) al Real Madrid. Riuscì a qualificare la squadra per la prima volta nella storia in Champions League nel 2013, quando l’avventura terminò nel contestatissimo scontro col Borussia Dortmund (poi finalista a Wembley), in cui fu decisivo un gravissimo errore arbitrale.
Nonostante i tanti traguardi storici raggiunti mancava ancora un titolo a valorizzare la sua esperienza europea, fino a quel momento con il solo Intertoto del 2004 in bacheca. Al Manchester City riuscì a vincere prima la Coppa di Lega e poi soprattutto la Premier League del 2014, che gli permise di diventare il primo allenatore non europeo a vincere il campionato inglese, record che tuttora difende.
E sempre rimanendo in tema Manchester City, anche questa squadra, così come Villarreal e Malaga, deve il suo record in Champions a Manuel Pellegrini. L’unica semifinale raggiunta a oggi nella storia dei Citizens è quella del 2016 persa con il Real Madrid, tutti gli altri sono arrivati al massimo ai quarti di finale. Segnale che un allenatore del genere non può non essere considerato tra i grandi di questa epoca.
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