Dopo aver scoperto le proprie avversarie in Champions League (Barcellona, Benfica e Dinamo Kiev) e prima della sosta per le nazionali, il Bayern Monaco ospitava all’Allianz Arena l’Hertha Berlino. Una sfida importante per i bavaresi alla ricerca di una prova convincente dopo un complicato inizio specie a livello difensivo. I ragazzi di Dardai, invece, cercavano i primi punti in Bundesliga dopo due sconfitte in altrettante gare. La sfida è stata senza storia con i padroni di casa a dominare dall’inizio alla fine; Nagelsmann aveva bisogno di una prestazione del genere per poter lavorare con più tranquillità. Per quanto riguarda l’Hertha la situazione è sempre più complicata; la sosta arriva nel momento migliore.
Dopo le difficoltà delle prime due giornate e una Supercoppa vinta grazie a giocatori di straordinaria qualità, il Bayern Monaco fornisce una grandissima prestazione contro, bisogna dirlo, un Hertha Berlino, veramente troppo piccolo. La notizia principale non è tanto la tripletta di Lewandowski (alla sedicesima partita consecutiva a segno, battuto il record di Gerd Müller che, tra il 1969 e il 1970, si era fermato a quindici gare) ma il fatto che la difesa non abbia subito gol; per la prima volta, considerando anche le amichevoli, il Bayern Monaco mantiene la porta inviolata. Un dato non da poco sia perché consente alla squadra di iniziare a trovare i giusti equilibri tra i reparti sia per Neuer alla duecentesima partita senza subire gol; numero importantissimo considerando come l’estremo difensore dei bavaresi abbia eguagliato un certo Oliver Kahn. I campioni in carica vanno alla sosta con più tranquillità e ora possono lavorare per assimilare nel migliore dei modi i sistemi di Nagelsmann.
Completamente diverso il discorso dell’Hertha Berlino che conferma le difficoltà di questo inizio di stagione; l’infortunio di Jovetić è sola la punta dell’iceberg di una squadra a cui la sosta può solo che far bene. I numeri di queste prime tre giornate sono disastrosi
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