Zinédine Zidane ha annunciato oggi il suo addio al Real Madrid, una vero e proprio fulmine a ciel sereno che ha lasciato visibilmente sbigottito il presidente Florentino Pérez e di stucco tutti i tifosi dei Blancos e più in generale ogni appassionato di calcio. Zidane lascia Madrid dopo soli 878 incredibili giorni, durante i quali ha messo in bacheca 1 Liga, 1 Supercoppa di Spagna, 2 Supercoppe Uefa e 2 Coppa del Mondo per Club e soprattutto 3 Champions League consecutive. Cerchiamo di rivivere questa epopea tramite le 10 partite che più hanno caratterizzato il suo percorso madrileno iniziato il 4 gennaio 2016.
Il primo acuto del Real Madrid di Zidane arrivò nel Clásico giocato al Camp Nou il 2 aprile 2016. Una vittoria che arrivò in rimonta grazie alle reti di Benzema e Cristiano Ronaldo, quest’ultima venne siglata con i Galácticos in 10 uomini per l’espulsione di Sergio Ramos, che risposero all’iniziale vantaggio messo a segno da Piqué.
Per il secondo punto di questa lista ci spostiamo in Italia, più precisamente a San Siro, dove il 28 maggio 2016 Zidane alzò al cielo il suo primo trofeo come allenatore, e naturalmente non poteva trattarsi di un trofeo qualsiasi ma della Champons League vinta ai calci di rigore contro i rivali cittadini dell’Atlético de Madrid del Cholo Simeone. L’undicesima Coppa dei Campioni nella storia del Real Madrid.
Un anno dopo, stesso avversario, stessa competizione, ma questa volta in semifinale. Durante una gradevole serata di inizio maggio Cristiano Ronaldo decise di ammaliare un Santiago Bernabéu gremito con una tripletta che stese nuovamente la squadra di Simeone ipotecando di fatto la finale di Cardiff.
Questa partita giocata al Riazor non entrerà sicuramente negli annali della storia del calcio, tuttavia è un manifesto di una delle migliori qualità da allenatore di Zidane: la gestione del gruppo. Zinédine in tale occasione decise infatti di schierare una sorta di “squadra B” composta da giocatori che avevano trovato poco spazio durante la stagione e i suoi uomini non lo delusero offrendo una prestazione maiuscola.
Contro il Malaga Zizou poté festeggiare la vittoria della Liga arrivata al termine della sua prima stagione completa alla guida del Real. Un match quindi più importante per il significato che per l’effettivo valore tecnico tattico.
La grande notte della Duodécima, durante la quale nella suggestiva cornice del Millennium Stadium di Cardiff le Merengues, dopo un primo tempo giocato alla pari contro la Juventus, dimostrarono una schiacciante superiorità rispetto ai rivali giocando un’impeccabile ripresa, al netto della dubbia espulsione di Cuadrado avvenuta comunque sul 3-1 a sette minuti dalla fine.
La prestigiosa vittoria della seconda Supercoppa Europea, che contribuii a far aumentare la sua fama di conquistatore di titoli, poiché avvenne ai danni del Manchester United di un altro grande vincente come José Mourinho.
Altra grande dimostrazione di superiorità avvenuta la scorsa estate contro i rivali di sempre del Barcellona durante la Supercoppa di Spagna. Vittoria per 1-3 al Camp Nou e schiacciante 2-0 nella gara di ritorno con in Blaugrana lasciati a bocca asciutta.
Gara d’andata dei quarti di finale, la partita che verrà per sempre ricordata per la stupenda rovesciata con cui Cristiano Ronaldo alzandosi da terra di 1.41 metri e colpendo il pallone col piede destro a 2.38 metri, mise a segno la rete del momentaneo 2-0
Il suo ultimo titolo con il Real Madrid è arrivato a Kiev lo scorso sabato. L’entrata di Gareth Bale ha cambiato la gara regalando, con una grande mano del portiere dei Reds Loris Karius, la Decimotercera ai Blancos. Zidane se ne va dunque con la sua terza Champions sotto il braccio.
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