La sconfitta di Istanbul sembra un lontano ricordo per la Lazio, chiamata a confermarsi anche in Europa dopo la bella vittoria nel derby con la Roma. Di fronte alla Lokomotiv Mosca i ragazzi di Sarri hanno saputo proporre diversi dettami firmati dall’allenatore toscano e con questi è arrivata la prima vittoria in questa Europa League per 2-0.
Russia “portafortuna”
Portare a casa i tre punti era di fondamentale importanza per i biancocelesti, visto il girone equilibrato ed il passo falso contro il Galatasaray. Non poteva esserci miglior avversario della Lokomotiv: i capitolini non hanno infatti mai perso contro una squadra russa in Europa. Lo scorso anno fu lo Zenit in Champions, quest’anno la ciurma di Nikolic, mai davvero insidiosa per la retroguardia bianco celeste. Sulle fasce, la Lazio ha trovato gli sbocchi in grado di indirizzare la partita verso la strada giusta: tante le imbucate e le accelerazioni per Felipe Anderson e Lazzari. Le scorribande dei laterali sono state però facilitate dal vantaggio nei primi minuti, col primo, gran gol di Basic.
L’inerzia del match, aperto con un vantaggio shock per gli ospiti, è andata accentuandosi sempre più fino ad un dominio della Lazio, capace di raddoppiare su corner con Patric e di sfiorare più e più volte il 3-0. Tante trame ricamate sul gioco corto del centrocampo biancoceleste, ad attirar fuori le linee russe e facilitare i cambi di gioco per gli esterni, veri e proprio mattatori della partita. Nikolic ha accettato costantemente l’1 vs 1 sulle fasce, patendo la capacità di saltare l’uomo dei vari Anderson e Lazzari, ma anche di Pedro e Moro.
Una Lazio che ha incominciato ad assimilare i meccanismi di Sarri, a farli propri. Se il derby è una partita a sé, nella seconda giornata di Europa League si è vista una squadra ben disposta e padrona del campo in lungo ed in largo, a cui serviva la vittoria e non ha mancato il bersaglio.
La situazione nel gruppo E resta molto equilibrata, ma se i biancocelesti avevano bisogno di una scossa per poter convincersi di passare il turno, eccola qui.