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Lazio, la linea verde di Claudio Lotito: ecco quali sono gli obiettivi biancocelesti

Sono andati via Igor Tudor, Kamada, Luis Alberto e Felipe Anderson. Piacciono molti giovani: da Noslin a Tchaouna

Sono state settimane di grandi cambiamenti in casa Lazio. Tutto è iniziato dall’addio, non privo di polemiche, di Igor Tudor, ritenuto colpevole di voler stravolgere la rosa biancoceleste. Cosa che non è piaciuta affatto al vulcanico presidente Claudio Lotito. Da qui il cambio repentino del tecnico con l’arrivo di Marco Baroni che non ha entusiasmato i tifosi. Poi hanno lasciato anche Luis Alberto, che in realtà aveva spiegato la sua volontà di lasciare Roma e l’Italia con grande anticipo, e Kamada. Lo spagnolo è andato in Qatar per vestire la maglia dell’Al Duhail, mentre il giapponese ha lasciato la nostra serie A dopo soltanto una stagione (ha un accordo con il Crystal Palace), puntando il dito su Lotito: “Lascerò la Lazio al 100%, è deciso. All’inizio avevo intenzione di rimanere, ma il presidente della Lazio è uno dei più difficili con cui trattare. Volevo solo un contratto di un anno ed essere pagato abbastanza, non ho chiesto nulla. La cosa non mi è piaciuta”, le sue parole il 3 giugno.

Marco Baroni | ansa @Emanuele Pennacchio

Senza dimenticare anche l’addio di Felipe Anderson. Sembrava dovesse andare alla Juventus, è invece tornato in patria, al Palmeiras. Sta di fatto che la dirigenza biancoceleste si è messa subito al lavoro per trovare rinforzi. Sta facendo in modo di averli già a disposizione prima dell’inizio della nuova stagione.

Primo obiettivo: Noslin

Un giocatore che piace molto alla Lazio è Noslin, sbarcato a gennaio al Verona. Ha scelto il nostro campionato dopo aver rifiutato l’offerta del Millwall. Tra i suoi principali sponsor c’è Pierre van Hooijdonk, ex attaccante di Celtic, Benfica e Feyenoord, e padre della punta del Bologna Sydney. Noslin è nato il 7 luglio 1999 ad Amsterdam, fa l’attaccante esterno e ha iniziato nel mondo del calcio nel Twente Under 19, per poi trasferirsi all’Hercules, formazione olandese che milita in Derde Divisie B. Ma nulla è andato come si immaginava e per un attimo sembrava potesse lasciare il calcio. Invece, ha deciso di rilanciarsi nel DHSC, club del quartiere popolare Ondiep di Utrecht. L’ex Inter Wesley Sneijder è socio e nel quale ha chiuso la carriera Mounir El Hamdaoui, meteora in Italia con la maglia della Fiorentina.

Non ha avuto paura di rischiare. Noslin è così ripartito dai dilettanti per ritrovare l’entusiasmo di giocare. E tra un allenamento e una partita, ha lavorato come rider per Subway, una catena di fastfood internazionale. Grazie anche alla benedizione di Sneijder, dopo una breve parentesi al TOP Oss, nell’agosto 2021 ha firmato per il Fortuna Sittard. Da qui il Verona e ora è un obiettivo della Lazio.

Loum Tchaouna

Non solo Noslin. La Lazio sta trattando anche Tchaouna, il giovane talento franco-ciadiano della Salernitana. Nato l’8 settembre 2003 a N’Djamena, in Ciad, (ma è naturalizzato francese e cresciuto in Francia), Tchaouna è pronto a diventare protagonista con la maglia biancoceleste. Anche lui ha una bella storia alle spalle. Ha iniziato a giocare a calcio nel FC Kronenbourg, poi è passato a Schiltigheim e infine è arrivato al Rennes. Qui è rimasto per cinque anni, facendo la trafila delle Nazionali giovanili fino all’Under 20. E nel 2023 è sbarcato in Italia per giocare con la Salernitana. Ha ottima tecnica, velocità (tanto da essere soprannominato “il Fulmine”) e forza fisica. La Lazio sta giocando in anticipo su diversi club, tra i quali il Brighton.

Le qualità migliori di Tchaouna? È duttile. Può giocare sia a destra che a sinistra e ha anche la capacità di giocare come seconda punta. La sua velocità e la sua tecnica gli permettono di sorprendere i difensori avversari. Ed è questa, come detto, una delle sue caratteristiche migliori. Il suo idolo è Ousmane Dembelé del Psg, che ha appena debuttato con una vittoria contro l’Austria a Euro 2024: “Mi piace il suo percorso, amo sorridere, dribblare e tirare come lui ma mi piacciono anche Mbappé e Mahrez”, aveva detto Tchaouna.

Fisayo Dele-Bashiru

Inoltre, la Lazio ha raggiunto da tempo l’accordo con l’Hatayspor per Fisayo Dele-Bashiru, centrocampista offensivo nato nel 2001, pronto a trasferirsi in Italia. È un giocatore di nazionalità nigeriana con passaporto portoghese e nell’ultima stagione, nel campionato turco, ha collezionato 33 presenze, segnando otto gol (con tanto di cinque assist). Ha un passato glorioso: è cresciuto nelle giovanili del Manchester City (18 le presenze con l’Under 23), ma non ha mai debuttato nella prima squadra di Pep Guardiola. Fin qui tutto meravigliosamente bene. Dele-Bashiru ha continuato nello Sheffield Wednesday. Dopo una stagione in Championship, è esploso in League One (la terza serie inglese) con 57 partite e cinque gol. Tanto da lasciare l’Inghilterra per accettare l’offerta dell’Hatayspor e volare in Turchia.

Dele-Bashiru è un giocatore forte fisicamente, bravo negli inserimenti senza palla, che può giocare anche come attaccante esterno sia a destra sia a sinistra. Nella Lazio di Marco Baroni sarà chiamato a colmare il vuoto lasciato da Luis Alberto e Kamada, ma in attacco potrebbe ripetere quanto fatto da Felipe Anderson. Che è poi quello che i tifosi si aspettano da lui.

Calvin Stengs

Infine, Calvin Stengs, il numero 10 del Feyenoord nato nel 1998. Ed è stato lui stesso a fare chiarezza sul suo futuro nel canale tematico del club olandese: “Non sono tornato per niente in Olanda, qui mi trovo molto bene. E posso anche rimanere vicino alla mia famiglia. Ora sono anche padre, mi fa piacere che mia madre e mio padre possano vedere spesso il bambino. Se ti trovi lontano da casa è un po’ più difficile. Certo, però, se arriva qualcosa di bello, mai dire mai. Insomma, sarei felice di fare un passo in avanti”.

Calvin Stengs | ansa epa @Maurice van Steen

La società lavora per portarlo alla Lazio, una squadra contro la quale Stengs conserva il ricordo più bello dell’ultima stagione: “La partita più bella? Feyenoord-Lazio, per come abbiamo giocato contro di loro in Champions League. Gli avversari sono stati sotto pressione per tutta la partita, li abbiamo messi in difficoltà. È stata una sorta di dimostrazione che potevamo giocarcela anche ad alto livello, è stata la nostra miglior partita. Anche fuori casa contro l’Atletico abbiamo giocato molto bene”. Ora chissà se indosserà la maglia biancoceleste.

Redazione Footbola

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