Lazio, obiettivo remuntada contro il Bodo Glimt: osservando i precedenti biancocelesti in Europa, c’è una montagna da scalare, anche se non è impossibile. Di certo, meglio non guardare il passato. Nei suoi 55 anni di partecipazioni alle coppe europee, la Lazio non è mai riuscita a ribaltare uno svantaggio di due o più gol nella partita di ritorno.
Contro il Bodo si gioca dunque per e contro la storia. Le statistiche, del resto, sono impietose: i biancocelesti hanno disputato sette incontri di ritorno nelle coppe Europee dopo aver perso l’andata con almeno due reti di scarto, e in ognuno di questi precedenti sono stati eliminati. I ko sono arrivati, in diverse competizioni. In Champions League contro il Valencia (2000). In Europa League contro Ipswich (1973), Porto ( 2003), Atletico Madrid (2012) e Fenerbahce (2013). Numeri che non lasciano spazio alle interpretazioni e sottolineano non solo una tradizione negativa, ma anche la difficoltà a reggere impegni dal punto di vista dei nervi, spesso messi a durissima prova in queste sfide ad alta tensione.
Non è un caso che in Europa League le squadre che hanno vinto la gara d’andata con almeno due gol di vantaggio hanno superato il turno nel 94% dei casi (144 su 154). In questo senso, anche la Lazio non è quasi mai riuscita a spostare gli equilibri: eliminata 12 volte su 15 quando si è trovata nella condizione di dover rimontare un risultato negativo dopo i primi 90 minuti. Il fattore mentale, tuttavia, conterà anche per gli scandinavi, che non hanno mai scalato vette così alte nella loro storia. Tuttavia, quando hanno perso non sono mai andati sotto di tre gol, ovvero lo scarto necessario alla Lazio per passare il turno. Ecco perché per accedere a una semifinale di Europa League, che sarebbe la prima dell’era Lotito, la Lazio dovrà compiere una vera e propria impresa.
Tuttavia, un barlume di speranza per la Lazio in vista della sfida contro il Bodo Glimt potrebbe risiedere nelle difficoltà mostrate dalla squadra norvegese in trasferta, dove il rendimento è in netto contrasto rispetto al “fortino” delle mura amiche. Il Bodo Glimt, lontano dal ghiaccio, tende a sciogliersi. E all’Olimpico è già successo, solo che a riuscire nell’impresa fu la Roma, abituata a certi palcoscenici ben più dei bianconcelesti. La spinta dei 70mila (in quel caso romanisti) ha già fatto la differenza nel 2022, quando il Bodo è stato chiamato a difendere il vantaggio (2-1) maturato contro i giallorossi nel ritorno di Conference League. In quella occasione, i norvegesi hanno perso ancora prima di scendere in campo, tramortiti da una cornice di pubblico che di fatto, gli ha tagliato le gambe: 0-3 al 45’, 0-4 il finale. I tifosi della Lazio per ora sono solo in 50000 ma potrebbero bastare.
Per il 40esimo anniversario dalla tragedia del 1985, la Juve ha trovato il modo per…
Dopo la vittoria al cardiopalma e il conseguente passaggio del turno dell'Inter che vola in…
Un tifoso speciale per l’Inter di Simone Inzaghi: si tratta di Gianni Infantino. Il presidente…
Seconda finale in tre anni per l'Inter di Simone Inzaghi in Champions League. In attesa…
L’Inter aspetta di conoscere la propria avversaria in Finale di Champions League. L’Arsenal di Mikel…
La finale di Champions League, in programma per sabato 31 maggio alle ore 21 presso…