Dopo lo 0-3 rifilato a domicilio al Napoli Gasperini ha rilanciato le speranze tricolore dei bergamaschi. Ecco perché, dopo la vittoria dell’Europa League, non è così assurdo pensare alla Dea davanti a tutte alla fine dell’anno
L’Atalanta si trova al terzo posto, a soli tre punti dal Napoli, che ha recentemente strapazzato al Maradona. Con 15 punti raccolti nelle ultime cinque partite, un buon cammino in Champions e un gioco ben strutturato, la squadra bergamasca e i suoi tifosi iniziano a sognare in grande. Gian Piero Gasperini non si sbilancia sul possibile scudetto, ma è consapevole dell’importanza della continuità per competere al vertice. «Servirebbe giocare molte partite come a Napoli», ha dichiarato.
Al Maradona, Gasperini ha schierato undici giocatori che già facevano parte della rosa della scorsa stagione, un gruppo consolidato che riflette la sua filosofia di continuità e sinergia. Inoltre, il tecnico ha sempre sottolineato l’importanza di una rosa ampia e competitiva. A tal proposito, l’integrazione di nuovi giocatori come Kossounou, Bellanova, Cuadrado e Samardzic procede positivamente, mentre Zaniolo, Godfrey e Sulemana sono attesi per contribuire ulteriormente. Questo ampliamento dell’organico è un aspetto cruciale per garantire il turnover, anche in vista degli impegni di Champions, che per Gasperini rappresentano una risorsa anziché un ostacolo.
Gli indisponibili e i ritorni attesi: Scamacca e Scalvini pronti a rientrare
Il numero degli indisponibili, che fino a poco tempo fa era elevato, si sta riducendo. Alla vigilia della partita contro l’Udinese, l’unico assente certo potrebbe essere Gianluca Scamacca. Anche Giorgio Scalvini è vicino al rientro e potrebbe essere convocato già per la prossima partita, saltando però la trasferta di Stoccarda per completare la fase di recupero. Per Gasperini, avere di nuovo Scalvini disponibile rappresenta un’opzione preziosa: il giovane difensore potrebbe andare a formare un trio con Kossounou e Hien, tutti giocatori sopra i 1,90 metri, offrendo una difesa fisicamente imponente e tecnicamente solida. Scamacca, invece, è atteso per febbraio, ma potrebbe recuperare in anticipo. Certo è, che con un Retegui così, l’azzurro può anche recuperare con calma.
Autorità e mentalità vincente
L’Atalanta ha dimostrato una grande sicurezza mentale nella vittoria contro il Napoli, un atteggiamento che riflette la consapevolezza e la fiducia nei propri mezzi, qualità maturate nella scorsa stagione. La vittoria dell’Europa League ha permesso alla squadra di compiere un importante salto di qualità, aumentando la fiducia senza ridurre le motivazioni. Questo entusiasmo, ben gestito, è stato assimilato anche dai nuovi arrivati, che si stanno adattando a un modello di gioco che richiede solidità mentale e ritmo.
Un gioco “risultatista”
L’Atalanta ha sviluppato un gioco “a memoria”, con una ricerca costante e sincronizzata delle soluzioni d’attacco. Nelle ultime sette partite, la squadra ha mantenuto una fase difensiva solida, subendo solo due gol. Gasperini ha lavorato molto per trovare il giusto equilibrio, e il suo stile di gioco è ormai una certezza. I numeri parlano chiaro: cinque delle dodici combinazioni più utilizzate in Serie A per entrare in area su azione sono dell’Atalanta, a testimonianza della coesione tra attaccanti e centrocampisti. Tra le combinazioni più efficaci, quella tra Zappacosta e Retegui è la più usata, seguita da De Ketelaere per Lookman.