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L’Athletic Bilbao e gli ex: chi può tornare al San Mamés?

Una tradizione famosa in tutto il mondo, un marchio di fabbrica in vigore fin dagli arbori, ormai più di cent’anni fa: l’Athletic Bilbao, un club basco con calciatori baschi. Tanti i talenti sfornati dalla cantera rojiblanca negli anni, e questa ha sempre mantenuto fede alla promessa: i calciatori che indosseranno la camiseta del club della provincia di Biscaglia saranno baschi, o ne avranno origini di prima generazione. Nessuna eccezione, nessun compromesso. I molteplici sondaggi del club, rivolti ai tifosi, hanno sempre confermato la fedeltà che lo stesso popolo che riempe il San Mamés vuole mantenere nei confronti della tradizione basca che ha accompagnato ed accompagna l’Athletic in Spagna ed in Europa.

E i tanti giovani esplosi nelle fila del club hanno poi preso il volo verso altre nazioni, lontane da quei Paesi Baschi che li avevano cullati fino ad allora: da Llorente a Laporte, da Javi Martinez ad Ander Herrera. Il legame con le proprie origini si sa, non muore mai. Come la possibilità di rivedere questi talenti in maglia rojiblanca prima della fine della propria carriera.

Uno di questi, da poco 35enne, è Fernando Llorente. L’attuale attaccante del Napoli ha solcato il terreno del San Mamés per 8 stagioni (escluse le giovanili, comunque trascorse nella succursale del Bilbao), mettendo a segno 85 reti, prima di passare alla Juventus. Breve parentesi in Inghilterra, tra Swansea e Tottenham prima di tornare in Italia. Nei pensieri del Rey León c’è di certo l’Athletic, ma in quelli della dirigenza rojiblanca non sembra esserci Llorente: far crescere i giovani è una priorità, e fin quando Aduriz rimarrà in attività, i baschi non avranno bisogno di una chioccia nel reparto offensivo.

Non solo calciatori sul viale del tramonto, seppur validi, come Llorente: anche coloro in cerca di riscatto, ancora pronti a dare spettacolo in un palcoscenico importante. Parliamo di Javi Martínez, ai ferri corti col Bayern e pronto a tornare nell’Athletic. Cresciuto nell’Osasuna ma avente origini basche, il mediano (evolutosi poi anche in difensore centrale) ora in Baviera gradirebbe un ritorno alla base, dopo averci disputato 6 stagioni culminate proprio con la chiamata dei bavaresi nel 2012. Un tassello importante per il Bilbao, sia tatticamente che mentalmente: l’esperienza e la leadership di Javi sarebbero oro per la squadra allenata da Garitano. Di certo, il ritorno più probabile e fattibile, economicamente e realisticamente parlando.

I baschi ancora in giro per l’Europa sono diversi, e tra questi, peschiamo Kepa e Laporte in Premier League: sicuramente, i calciatori meno quotati per un imminente ritorno all’Athletic, vista la loro importanza per Chelsea e City e lo sforzo economico che due operazione del genere richiederebbero alla dirigenza rojiblanca. Difficili, ma non impossibili, sono le situazioni legate ad Ander Herrera ed Alex Berenguer: il primo, in forza al PSG, ha già dichiarato di voler tornare un giorno al Saragozza, squadra in cui è calcisticamente cresciuto, mentre il secondo è legato ai Paesi Baschi essendoci nato. Per il centrocampista non è da escludere una bagarre per riportarlo a vestire la camiseta rojiblanca, nel caso lasciasse Parigi; per l’ala del Torino bisognerebbe trattare con Cairo e si sa, non è mai facile imbastire trattative col presidente granata.

Tanti gli ex Leones ancora in attività, legati, chi più e chi meno, alla causa basca: un ritorno alla base darebbe un tocco di romanticismo ad un calcio che vive sempre meno bandiere e simboli.

 

Luigi Romanelli

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