La trasferta poteva tagliare le gambe ad un gruppo che di esperienza europea ne aveva ben poca. Eppure l’Atalanta è riuscita, dopo un inizio incerto, a raggiungere un pari d’oro in ottica qualificazione alla prossima fase di Europa League. Una menzione la meritano anche i tifosi bergamaschi, non certo per la trasferta proibitiva vista la competizione europea e la distanza di quasi 500 km, quanto per il supporto costante e ad alto volume in uno stadio che per atmosfera, in Francia, è secondo solo al Vélodrome. Prima di scendere in campo solo una sorpresa fra gli undici nerazzurri, Spinazzola per Castagne, con l’italiano ristabilitosi anche dalle polemiche per il mancato trasferimento estivo alla Juventus. Una pedina importante per Gasperini in vista delle tre competizioni.
La partita
I primi dieci minuti possono essere archiviati come la classica fase di studio, nella quale però l’Atalanta c’è e sembra più propositiva dei francesi. Il Lione però guadagna sempre più campo alzando il baricentro, anche grazie ad un inesistente primo pressing dei bergamaschi; il primo squillo del match arriva da Diaz (15°) che ci prova da quasi 30 metri indirizzando, bene e potente, il pallone all’angolino. Bravo Berisha a distendersi rapidamente e deviare in angolo. L’Atalanta gestisce bene la pressione sempre più alta dei francesi e prova a rispondere, creando al minuto ventidue l’occasione più nitida del match: questa capita sui piedi di Hateboer, che deve solo spingere in porta, vuota e da due passi, il traversone di Spinazzola. Incredibilmente però il laterale destro sbaglia e calcia a lato. Superiorità tecnica e tattica momentanea non bastano però al Lione per creare più di qualche pericolo casuale, come nel caso dell’incrocio colpito da Tete su calcio d’angolo, con Berisha che qui calcola male la traiettoria e per poco non viene beffato. Quando però entrambe le squadre sembrano accontentarsi del pari prima della fine del tempo regolamentare, Fekir s’inventa una giocatona a sinistra saltando un paio di uomini e mettendo al centro per Traore; l’esterno burkinabé s’inventa un colpo di tacco salvato da Berisha e poi, su dormita di Palomina, non lascia scampo allo stesso portiere con una sassata da distanza ravvicinata sotto la traversa. Uno a zero Lione, meritato ma non troppo e si va al riposo.
Secondo tempo
Subito cambio tattico per Gasperini, non soddisfatto della pochezza in avanti dei suoi e di come il Lione, in crescendo, ha guadagnato campo senza incontrare praticamente nessuna resistenza; dentro Castagne per Cristante, via il 352 per il 442 e soprattutto provare a cercare di più l’ampiezza con gli esterni. Il cambio però smuove poco l’Atalanta, che forse per la prima volta fatica in Europa League, anche se ci potrebbe stare in una trasferta ostica come questa in Francia. Chi non si arrende è il Papu Gomez, che da buon capitano accenna un primo pressing e chiama la squadra ad alzarsi di più e ad accompagnarlo. Questo spezza un po’ la facilità di costruzione del Lione, ma non può bastare. Arriva allora il colpo di genio, su punizione, sempre di Gomez. Siamo al minuto 57, vertice sinistro dell’area di rigore, leggermente più dietro. La parabola non è perfetta come la potenza, la barriera però si apre e la palla passa senza che Lopes possa vederla, per il pareggio dell’Atalanta. Poco altro da segnalare nel match, l’unico vero altro pericolo è un anticipo di Caldara su Fekir che per poco non si trasforma in autogol, ma Berisha è ancora una volta concentrato e non si fa sorprendere.
Proprio il portiere albanese ed il centrale italiano sono fra i migliori dei bergamaschi, in questa prima fuori di Europa League; insieme a loro Gomez e Masiello, quest’ultimo in crescendo durante tutta la partita insieme al pacchetto arretrato. Nel Lione da segnalare un buon primo tempo ed una catena sinistra veramente interessante con Mendy ed Aouar. Insieme fanno 41 anni e ne sentiremo ancora parlare; attenzione in particolare al trequartista francese, alla prima vera stagione con il Lione che può essere subito quella dell’esplosione, mentre il terzino non è una novità e da lui ci aspetta la consacrazione. Molto bene anche Fekir, il migliore del Lione visto che i pericoli principali passano dai suoi piedi, Traore invece meglio nel primo tempo, nella ripresa è calato a vista d’occhio fino alla sostituzione avvenuta all’85°.
Con questo pari l’Atalanta mantiene la vetta del gruppo E di Europa League, con due punti di vantaggio proprio sui francesi e sull’Apollon. La grande sorpresa di giornata viene dai ciprioti, capaci di pareggiare anche loro in trasferta con l’Everton che, ancora più a sorpresa dopo due turni, con questo risultato guadagna il primo punto nel girone ma resta ancorato all’ultima posizione. Un inizio di Europa League sconcertante per gli inglesi, che anzi, avrebbero dovuto approfittare dell’avvio più semplice rispetto al Lione, per poi giocarsi il primo posto nei due scontri diretti con i francesi. Ora non solo si trovano a dover rincorrere, ma probabilmente sono con mezzo piede fuori dal girone, aggrappati a qualcosa meno di un miracolo sportivo. Tutto a vantaggio dell’Atalanta, che non avrà conquistato un pezzo di qualificazione, ma di certo si è messa nella posizione più comoda del gruppo. Dopo la vittoria contro l’Everton e questo prezioso pari, ora bisogno sfruttare i match point contro l’Apollon, per confermarsi come rivelazione in un girone dove neanche era considerata. E chissà che da domani Fekir possa conoscere meglio chi sia il Papu Gomez.
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