In Spagna, a quasi 2000 km dalla capitale Madrid, c’è un’isola felice che sta vivendo un gran momento nella Liga spagnola: è il Las Palmas di Quique Setien. I canarini, infatti, sono reduci da tre vittorie consecutive in campionato, l’ultima delle quale arrivata sabato sera su un campo caldo come il Madrigal: Villarreal battuto per 1-0 grazie ad un gol del capitano David Garcia. Un successo che si può etichettare come un’impresa visto che nella provincia di Castellon sono caduti top club come Napoli, Real Madrid, Atletico Madrid e Valencia.
Quella del Las Palmas è stata una vera e propria rinascita: per la Union, infatti, l’inizio di campionato è stato ricco di alti e bassi. Dal punto più alto, il 12esimo posto in classifica alla quinta giornata grazie alla vittoria per 2-0 sul Siviglia, al punto più basso raggiunto in una domenica di inizio dicembre contro lo Sporting Gijon: ko per 3-1 e ultimo posto in classifica. Nel mezzo anche un cambio in panchina con Quique Setien subentrato a Paco Herrera, il tecnico della promozione dopo 14 anni.
In tutto ciò cosa è cambiato? Senza dubbio la mentalità di una squadra consapevole di dover lottare per la salvezza. Si è passato dal difensivo 5-3-2 di Paco Herrera al 4-2-3-1 (che, in alcuni match, si è trasformato in un 4-1-4-1) di Quique Setien, un tecnico che a 57 anni ha avuto la più grande occasione della sua vita allenando un club di massima serie. L’allenatore originario di Santander, da giocatore autentica bandiera del club verdiblancos dove ha giocato per 12 stagioni (328 presenze condite da 68 reti), finora aveva allenato soltanto in club di categorie inferiori (Racing Santander, Poli Ejido, Lugo e Logrones) e addirittura in Nazionale con la Guinea Equatoriale.
Con Setien il Las Palmas è riuscito a compattarsi e, alla lunga, i risultati stanno arrivando. Il punto di svolta della stagione è arrivato alla 25^giornata: 20 febbraio 2016, all’Estadio Gran Canaria arriva la capolista Barcellona. I canarini persero per 2-1 ma dopo una grandissima prestazione che ha dato al Las Palmas consapevolezza dei propri mezzi.
Già, la rosa a disposizione. Un mercato mirato quello fatto dal presidente Miguel Angel Ramirez che è riuscito a puntellare la rosa, aggiungendo elementi di qualità al blocco che aveva ottenuto la promozione: l’arrivo tra i pali di Javi Varas ma, soprattutto, gli acquisti di El Zhar, Wakaso, William Jose (arrivato in prestito dal Deportivo Maldonado) ed il riscatto dallo Standard Liegi di Jonathan Vieira.
Se qualcuno si aspettava la definitiva consacrazione di Sergio Araujo in Liga, finora è rimasto deluso: il Chino (l’anno scorso 25 gol in Segunda Division), rimasto al Las Palmas nonostante il pressing incessante del Palermo nella scorsa sessione estiva, finora ha messo a segno appena 3 gol, perdendo anche il posto da titolare in favore di William Jose. Il brasiliano e Jonathan Vieira ha letteralmente preso per mano la squadra: sei gol l’uno più sei assist per lo spagnolo classe ’89 che è riuscito a ritornare quello visto qualche anno fa con il Valencia.
Il merito di questa rinascita del Las Palmas non è soltanto dell’attacco ma anche della difesa della Union: da 321 minuti la squadra di Quique Setien non subisce gol. Garcia, Artiles, Bigas e Garrido: media età di 29,4 anni per una linea difensiva esperta con un portiere altrettanto esperto come Javi Varas che con le sue parate sta rendendosi protagonista.
Adesso i punti in classifica per il Las Palmas sono 30: ancora la salvezza non è raggiunta ma senza dubbio l’isola, in questo momento, è felice.
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