Dopo tre anni l’Arsenal riporta a casa la FA Cup. Sembrava impossibile vincere un trofeo in una stagione così negativa, segnata dall’esonero di Unai Emery e dal traghettatore Mikel Arteta, eppure i Gunners hanno raggiunto il loro traguardo.
Nel derby di Londra contro il Chelsea, favorito da un cammino più netto e soddisfacente in campionato, a spuntarla sono i tifosi della parte rossa che si erano ormai rassegnati a vivere la prossima stagione senza coppe, condizionata da un ottavo posto in classifica che certificava le difficoltà che la squadra sta attraversando. Poca stabilità difensiva, nuovi arrivi che non hanno avuto l’impatto sperato e grandi nomi pronti a fuggire: per un pomeriggio l’Arsenal ha dimenticato tutto questo ed è riuscito a salvare la faccia in questa stagione con un trofeo dal grande valore che inevitabilmente condizionerà anche il futuro caricandolo di aspettative.
A decidere la partita è stata una doppietta di Pierre-Emerick Aubameyang, il simbolo del club che sembrava essere già con le valige in mano: è stato proprio lui il miglior giocatore in un anno totalmente da dimenticare, tanto da essere decisivo fino all’ultimo secondo della stagione. Aubameyang ha annullato con una rete per tempo il vantaggio segnato da Pulisic che sembrava certificare la supremazia del Chelsea. Dopotutto la squadra di Lampard in questa stagione ha dimostrato di avere un grandissimo potenziale e di sicuro arrivava a questa finale come la favorita.
Ma c’è una variabile che forse nessuno aveva calcolato: nonostante le tante delusioni arrivate in Premier League, l’Arsenal in coppa non ha mai perso, eliminando anche avversari del calibro del Manchester City. I Gunners hanno vestito ancora una volta i panni degli Invincibili e sono diventati una squadra irriconoscibile in questa competizione. 11 gol segnati in tutto il percorso, appena tre subiti e 5 vittorie nette e indiscutibili come mai successo negli ultimi anni.
Arteta porta così a casa il suo primissimo trofeo da allenatore, quello che da giocatore e capitano aveva vinto proprio con l’Arsenal nel 2014 e nel 2015. Adesso per i Gunners si aprono le porte dell’Europa League: la qualificazione alla competizione europea stravolge totalmente i piani per il futuro della squadra, pronta a tornare grande con uno scatto d’orgoglio arrivato nel momento più difficile di sempre.
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