Manchester City – Tottenham doveva essere l’ennesimo capitolo dell’eterna sfida tra Pep Guardiola e Josè Mourinho, così però non è stato perché in una delle settimane più frenetiche della storia del calcio è arrivato un esonero a dir poco inaspettato per lo Special One, rimpiazzato dal giovanissimo Ryan Mason.
Un fulmine a ciel (più o meno) sereno in casa Spurs che non avrà di certo aiutato a pochi giorni da quello che era decisamente l’appuntamento più importante della stagione del club londinese.
Per il Tottenham si trattava infatti dell’opportunità di ritornare ad alzare al cielo un trofeo che manca ormai dal lontano 2008, stagione in cui riuscirono a portare a casa proprio la EFL Cup.
Le speranze di Harry Kane e compagni si sono però tristemente infrante a Wembley contro un Manchester City che ha dominato la gara per tutti i 90 minuti come ben spiegato anche dall’eloquente statistica sulle conclusioni in porta: 21 – 2 a favore dei Citizens.
Sebbene la squadra di Guardiola abbia avuto sempre il pallino del gioco, il gol è arrivato solo all’82esimo, con un’incornata di Aymeric Laporte su assist di Kevin De Bruyne da calcio piazzato.
Un gol da record quello segnato dal difensore francese perché permette al City di raggiungere il Liverpool a quota 8 EFL Cup vinte e di eguagliare il record dei Reds di 4 vittorie consecutive in questa competizione. Si tratta inoltre della sesta vittoria nelle ultime otto edizioni della Coppa per gli uomini di Pep Guardiola che adesso guarda alla supersfida di mercoledì sera al “Parco dei Principi” contro il PSG di Neymar e Mbappè per l’andata di Champions League.
Con il primo titolo messo in cascina e in attesa dell’ufficialità della vittoria in Premier League dove, dopo il pareggio dello United in casa con il Leeds, necessitano solo di altri 5 punti, l’obiettivo adesso diventa esclusivamente la massima competizione europea.
Il City sogna la tripletta: la strada è ancora molto lunga ma oggi pomeriggio davanti agli 8000 spettatori di Wembley hanno messo il primo, importante, sigillo per un’impresa che sarebbe storica.
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