Si era capito da inizio semestre che questo Lanus ci sa fare ma l’ennesima prova di forza condita da un passo falso dell’Estudiantes che aumenta il divario in classifica mette il punto esclamativo su un girone dominato dal Granate.
Secondo Clasico del Sur contro il Banfield in poche settimane con risultato identico: il Lanus dopo aver vinto in trasferta si prende anche il derby casalingo con una prestazione molto importante per come si era sviluppata la gara.
Tanto gioco come al solito in fase di avvio ma l’espulsione di Marcone (giocatore chiave nel centrocampo a tre) ha complicato i piani di una squadra che ha dovuto trovare altre soluzioni per portarsi a casa tre punti nella giornata che poteva cambiare le sorti del campionato. Ci si affida alle giocate dei singoli e quando la fortuna ti assiste succede anche l’impensabile: il gol di Ayala è l’emblema del momento del Lanus, un tiro impossibile che entra solo con determinate congiunzioni astrali. Il paraguayano vive un momento stellare come tutta la squadra e nonostante le voci di mercato che lo vedono corteggiato in maniera insistente dal Boca Juniors continua con prestazioni super condite anche da questa impossibile perla.
Poi Almiron ha saputo far rimbocacre le maniche ai suoi: in campo undici giocatori che sanno giocare bene al calcio (favoriti anche dalla parità numerica ristabilita dopo l’espulsione di Erviti che ha tolto fosforo al Banfield) ma riescono anche contenere con sacrificio e impegno.
Questo è il segreto del Granate di Almiron, una squadra che si applica come poche e che riesce a giocare in maniera divertente e innovativa, dando linfa nuova ad un sistema di gioco già nel DNA dei giocatori dopo l’era Barros Schelotto.
Nel finale a condire tutto un’altra perla, stavolta con la firma di un altro paraguayo Miguel Almiron, autore di un pallonetto che non permette repliche.
Adesso i punti di vantaggio sull’Estudiantes sono 5 quando mancano 4 giornate alla fine: nulla al momento sembra fermare la marcia del Lanus verso la finalissima. Gioco, impegno e sacrificio in un ambiente sereno in cui si è formata una spledida realtà capace di rigenerare alcuni giocatori come Pablo Mouche e gli eterni Roman Martinez e Pepe Sand (di cui vi avevamo parlato qui qualche mese fa).
Speranze e aspettative, bel gioco ed una serenità unica: il nuovo Lanus ha trovato il cammino e adesso non vuole più fermarsi.
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