In pochi giorni e in tempi veramente rapidi, si è chiusa la trattativa tra Atalanta e Psv con gli olandesi che dicono addio a Lammers per un compenso che si aggira intorno ai 10 milioni di euro. La punta ha sempre dimostrato di avere grandi colpi e una vena realizzativa che lo vedevano pronto a prendere il posto di L. de Jong al centro della manovra offensiva. L’infortunio e l’esplosione di Malen ne hanno minato l’utilizzo e, nonostante le rassicurazioni del club, il ragazzo ha deciso di cambiare aria e di andare a giocare la Champions con i nerazzurri.
L’addio di Cocu è stato un vero e proprio terremoto ad Eindhoven: da quel momento in poi, il Psv, non ha più vinto un trofeo e non ha avuto più quella solidità che l’avevano portato a diventare il vero outsider dell’Ajax di F. de Boer. Gli allenatori che si sono susseguiti non sono riusciti a risaldare uno spogliatoio che continua a perdere pezzi pregiati: nello scorso inverno, il primo a salutare i biancorossi fu Pereiro, l’esto ad accettare il corteggiamento del Cagliari. Adesso, in pochi giorni, prima Zoet e poi Lammers hanno salutato il Philips Stadion, il nuovo allenatore Schmidt e tutti i tifosi.
In entrambi i casi, il comportamento del club non è piaciuto ai ragazzi che si sono visti messi da parte dopo aver dato tanto per affermarsi con quella maglia. Il giovane Lammers, già analizzato in precedenza, è cresciuto proprio con la maglia del Psv e, viste le enormi potenzialità con la squadra Jong, la società lo prestò all’Heerenveen per farlo consolidare anche in Eredivisie, prima di aggregarlo definitivamente in prima squadra. Nella stagione 2018-2019, con i frisoni, sbalordì tutti con 16 realizzazioni in 31 partite, alla sua prima e vera esperienza nella massima divisione olandese. Le sue caratteristiche ricordano molto lo stile di gioco di L. de Jong, lesto nel colpire all’interno dell’area, pronto a inserirsi sul primo palo e con un ottimo stacco di testa per imporsi anche nel gioco aereo. Il piede non è di quelli educati per impostare, ma è perfetto per gonfiare la rete anche in modo sporco e stilisticamente non bello.
Proprio l’ottimo impatto e la partenza di L. de Jong per Siviglia, avevano portato Van Bommel ha riprendere il ragazzo in prima squadra per completare il tridente d’attacco. L’infortunio al ginocchio, rimediato nei preliminati di Champions League, lo bloccarono tenendolo distante dai campi da gioco per quasi 6 mesi: quel periodo di stop coincise con l’esplosione di Malen che scippò il posto allo sfortunato ragazzo. L’arrivo di Schmidt non ha dato garanzie per una maglia da titolare e quindi Lammers ha deciso di guardarsi in torno e di cambiare aria: velocissima è stata l’Atalanta, in cerca di un vice Zapata e di un riforzo in avanti per affrontare al meglio tre competizioni.
Il prezzo dell’operazione si aggiura intorno ai 10 milioni: Gasperini trova così un sostituto idoneo per il suo calcio con movimenti verticali e rapidità sotto porta. Sicuramente, in un tridente d’attacco, può solo occupare il posto che al momento è di Zapata, mentre in un attacco a due può essere schierato anche vicino al colombiano, ma con il rischio di pistarsi i piedi. In questo caso si accenderebbe una seconda ipotesi: Lammers è stato spesso impiegato anche come trequartista, anche se non ha riscontrato un grosso successo: in quel ruolo con Gomez, Ilicic, Pasalic e Malinovskyi. l’Atalanta è copertissima e così si torna al punto principale: il ragazzo è stato preso proprio per permettere a Zapata di rifiatare maggiormente o Gasperini sta pensando di utilizzare anche un modulo a due punte? La ripresa della Serie A è vicina e Lammers ci toglierà ogni dubbio proprio dal campo.
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