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La vena realizzativa di De Jong incide anche in Copa del Rey

Fin qui i volti della stagione del Barcellona sono stati due: Pedri, giovane esploso al primo anno blaugrana grazie all’estro e all’enorme qualità dei suoi piedi, e Frenkie De Jong, centrocampista arrivato alla sua piena maturità che nella confusione di una stagione di difficile lettura per la squadra ha saputo trasformarsi nella vera e propria stella del centrocampo.

Di fatto nella spina dorsale della squadra è stato messo ovunque: centrocampista per vocazione, centrale di difesa per necessità, a volte anche falso nueve vista la carenza della rosa nei riferimenti offensivi. Ciò che impressiona nell’ultimo periodo, oltre alla piena consapevolezza dei propri mezzi che lo ha portato ad aumentare di tanto il livello delle sue prestazioni, è la facilità con cui trova la via del gol.

Basiamoci su semplici numeri: prima delle ultime sette partite aveva segnato 3 gol in tutta la sua esperienza al Barcellona, mentre in queste sette partite è andato in rete 4 volte. Vista così l’immagine è già buona di per sé per capire come sia più facile per lui nei nuovi schemi arrivare davanti alla porta, ma se si contestualizzano queste reti si capisce anche l’importanza che ha all’interno della squadra: infatti nessun gol è stato banale, tutti hanno portato a un successo ma nessuno è arrivato in un momento morto della partita.

Contro l’Huesca ha deciso la partita terminata 1-0, contro la Real Sociedad è stata sua la rete nell’1-1 che ha portato poi al successo ai rigori, con l’Elche ha aperto il risultato nel 2-0 finale, e in quest’ultima partita di Copa del Rey contro il Rayo Vallecano ha segnato la rete del 2-1 che ha portato il Barcellona ai quarti di finale della competizione di cui adesso è la grande favorita.

E andando ancora più nello specifico il gol al Rayo è l’emblema della centralità che De Jong ha nel Barça di oggi: il gol è quello che vediamo da sempre, con palla di Messi in verticale per Jordi Alba che dalla linea di fondo mette il famoso ‘pase de la muerte’ per il fortunato di turno. E il fatto che in un momento del genere il fortunato sia proprio l’olandese rende l’idea di come sia centrale ormai negli schemi della squadra.

Questo è sicuramente il suo miglior momento da quando è arrivato al Camp Nou, per il gol ma soprattutto per il livello delle prestazioni e per l’impatto che queste prestazioni hanno sulla stagione del Barcellona. una squadra che ha vissuto forti difficoltà ma che ha trovato un nuovo riferimento a cui aggrapparsi, il centrocampista più decisivo della rosa.

Simone Gamberini

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