La Tunisia decide di interrompere il suo digiuno di successi e porta a casa la vittoria proprio ai quarti di finale, ponendo fine alla favola del Madagascar. I tunisi, dopo 4 pareggi consecutivi nella competizione, esultato per il trionfo che vale l’approdo in semifinale, grazie ad una grandissima prestazione di Msakni che si scatena nella ripresa. Le Aquile di Cartagine, ora, si trovano davanti un ultimo ostacolo prima della sfida decisiva: il Senegal di Niang e Keita.
La Tunisia si sveglia nei quarti di finale quando serviva il salto di qualità per poter puntare alla fase finale della competizione. Come il Benin, i tunisini, erano gli unici ad essere arrivati fin qui con una serie infinita di pareggi nei 90 minuti regolamentari. Contro il Madagascar è stato centrato il primo sucesso in questa Coppa d’Africa che ha condannato gli avversari all’eliminazione dopo un torneo condotto a testa altissima.
Il primo tempo è abbastanza scialbo e senza grandissime emozioni: la Tunisia fa valere la maggiore tecnica e prova ad affondare qualche colpo che, però, non scalfisce l’estremo difensore Adrien. Nella ripresa si accende Msakni che decide di dare una svolta al match, bloccato dall’ottima difesa del Madagascar che regge colpo su colpo. L’attaccante, prima regala un assist per l’1-0 di Sassi e, successivamente, raddoppia dopo appena 5 minuti dal vantaggio. Uno-due micidiale che taglia le gambe ai ragazzi di Dupuis che tirano i remi in barca e alzano bandiera bianca. Nel finale, rende il risultato più rotondo Sliti, subentrato a Msakni a 30 minuti dalla fine.
Il Madagascar è crollato proprio nel momento più importante, dimostrando inesperienza in un momento caldo della competizione: la paura ha giocato un ruolo fondamentale, portando la compagine ad essere meno spregiudicata rispetto a quanto visto nel girone B, dominato e concluso al primo posto. Qualche esitazione si era notata anche contro il Congo negli ottavi di finale, ma i rigori avevano dato ragione ai ragazzi di Dupuis. Contro la Tunisia è mancato proprio il coraggio di poter agguantare il risultato, ma dopo tante incertezze, le Aquile di Cartagine hanno deciso di svegliarsi e non hanno lasciato scampo. La maggiore tecnica e organizzazione, unite al cinismo e alla fortuna, hanno permesso ai tunisi di poter approdare in semifinale per continuare quel sogno che potrebbe portare al match decisivo per la conquista della Coppa d’Africa.
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