Il Senegal torna in finale di Coppa d’Africa dopo 16 lunghi anni battendo ai tempi supplementari la Tunisia. Decisivo un clamoroso autogol di Dylan Bronn dopo che le due squadre avevano sbagliato un rigore a testa nel corso del secondo tempo regolamentare. Il Senegal ora attende di sapere l’avversario che affronterà in finale che uscirà dalla super sfida tra Nigeria e Algeria.
È successo veramente di tutto in questa pazza semifinale di Coppa d’Africa. Nonostante per lunghi tratti del match il Senegal ha dimostrato di essere qualitativamente più forte della Tunisia, come da pronostico, sono state proprio le Aquile di Cartagine ad avere la più ghiotta occasione per passare in vantaggio. Ferjani Sassi, però, a 15 minuti dalla fine si è fatto parare un calcio di rigore da Alfred Gomis. Passano 6 minuti e lo stesso tipo di occasioni capita sui piedi di Henri Saivet che si presenta dal dischetto con la possibilità di dare un clamoroso colpo del K.O. alla Tunisia soprattutto dal punto di vista mentale. La serata però sembra sorridere agli estremi difensori visto che anche Mouez Hassen respinge il tiro dal dischetto del numero 14 senegalese. Un finale da brividi che porta le due squadre ai tempi supplementari. La svolta della semifinale arriva al 101esimo minuto con il Senegal che batte un calcio di punizione da destra scodellando la palla in mezzo all’area. Hassen passa da eroe a colpevole uscendo in maniera scriteriata respingendo la palla proprio addosso a Bronn che non può fare altro che vedere la palla rotolare in porta. Una beffa clamorosa soprattutto se pensiamo che agli ottavi di finale proprio la Tunisia regalò il pari in pieno recupero al Ghana con un autogol, in quell’occasione però i biancorossi vinsero ai rigori.
Il Senegal continua a confermare i pronostici di inizio competizione ed ora si trova a 90, o più, minuti da quello che sarebbe il primo trionfo della sua storia. La generazione che comprende assoluti fuoriclasse come Koulibaly e Mané sta facendo sognare un intero paese che ha raggiunto questa finale proprio grazie ad una grande solidità difensiva e ai gol di Mané. Lo stesso attaccante del Liverpool ha chiuso la sua seconda partita consecutiva senza segnare anche se il solo fatto di essere in campo rappresenta un continuo spauracchio per le difese avversarie. In questa Coppa d’Africa i Leoni della Teranga hanno raccolto poco dal punto di vista realizzativo in funzione di quello che hanno creato. La fase offensiva è mancata a volte nell’ultimo passaggio e a volte in freddezza vicino alla porta, due fattori che vanno assolutamente migliorati se si vuole conquistare l’ambito trofeo fra pochi giorni. La vera nota negativa in casa Senegal rappresenta la squalifica di Koulibaly che salterà la finale, una bruttissima botta sia dal punto di vista mentale che da quello tecnico/tattico per una squadra che sarà chiamata ad una prestazione impeccabile senza il vero punto di riferimento.
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