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La top 5 dell’era Jardim

Dopo quattro anni, termina l’era Leonardo Jardim in quel del Principato. Decisivi gli ultimi risultati, che inchiodano i monegaschi al terzultimo posto in classifica ma soprattutto a secco di vittorie dalla prima giornata, ormai il lontano 11 agosto. Ciò non deve comunque far dimenticare le ultime quattro stagioni del Monaco, decisive per rilanciare le ambizioni di un club finito in seconda divisione soltanto sette anni fa e successivamente, grazie agli sforzi del presidente Rybolovlev e del ds Luis Campos prima e Antonio Cordón poi. Una Ligue 1 con oltre cento reti segnate, una semifinale di Champions e altri piazzamenti di altissimo livello raggiunti, grazie ai talenti qui di seguito lanciati.

5-Benjamin Mendy

Intendiamoci: ancora troppe poche partite sul gruppone a causa di un serio infortunio lo scorso anno che comunque non gli ha impedito di vincere la Premier League e di far parte della Francia campione del mondo. 13 milioni investiti nell’estate 2016 per colmare il vuoto lasciat0 l’anno prima da Kurzawa. L’ex Marsiglia mostra subito doti fisiche importanti che porteranno nell’estate seguente il Manchester City a investire ben 57,5 milioni di euro per accaparrarselo. Infortuni permettendo, dopo un anno sembra esser tornato ai livelli del 2017, che gli valsero il titolo in Ligue 1 e un rendimento quasi da top player.

4-Bernardo Silva

Uno dei primi nomi portati da Jardim nel principato. Pagato 16 milioni, ala destra in crescita graduale fino ai picchi dell’anno del titolo: in debito con un infortunio che gli fece saltare l’europeo dell’estate precedente, vinto dalla stessa nazionale lusitana, lascia da campione per la Premier League, dove vince nuovamente un titolo ma senza riuscire a incidere in maniera definitiva. Guardiola comunque ne apprezza le doti e, nonostante l’acquisto di Mahrez, continua ad avere spazio: merito dell’arretramento a centrocampo nel 4-2-3-1, dove le sue doti di costruzione sembrano emergere maggiormente.

3-Fabinho

Lui già c’era quando l’ex Sporting arrivò in panchina. Il merito di Jardim però, e acneh la chiave nell’anno del titolo, è stato di spostarlo più avanti da terzino a mediano, sfruttando al meglio le sue doti fisiche e tecniche, diventando anche rigorista (9 reti all’attivo). A fine maggio, dopo esser stato scartato da Tite per il mondiale, viene pagato 45 milioni dal Liverpool. Ad oggi ancora pochissimi minuti nelle gambe, ma le qualità per emergere ci sono tutte. Magari profando a sfruttare la sua versatilità fra i reparti, esattamente come nell’anno della vittoria in Ligue 1.

2-Thomas Lemar

Quattro milioni incassati dal Caen nell’estate 2015. Anche lui esploso nell’anno del titolo, dopo aver svariato su tutto il fronte d’attacco: ala destra, trequartista e, infine, ala sinistra. Nelle ultime due stagioni 17 reti e 27 assist prima di vincere il mondiale e, successivamente, sbarcare a Madrid sponda Atletico per 70 milioni di euro diventando fin da subito pedina imprescindibile per i colchoneros. La catena di sinistra con Mendy è stato un qualcosa di irripetibile per l’intera storia del calcio francese.

1-Kylian Mbappé

Non c’è bisogno di particolari presentazioni: debutto a 16 anni, prima rete e prima tripletta a 17, marcatura in Champions a 18 e, qualche mese dopo, il più giovane marcatore in una semifinale, dopo 180 milioni versati dal PSG per accaparrarselo. Il resto è storia recente, e dopo Messi e Ronaldo sembra esserci inesorabilmente il suo nome. Da seconda a prima punta, da dribblomane a goleador: non sembra veramente mancargli nulla. Qualsiasi esonero o fallimento altrove non potrà mai portare via a Jardim la soddisfazione di esser stato il primo a lanciarlo.

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