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La Top 11 della Bundesliga 2019/2020

Il Bayern Monaco ha vinto l’ottavo titolo di fila, confermandosi come una squadra troppo più forte rispetto alle altre, con il Borussia Dortmund e il Lipsia che non sono riusciti a impensierirlo. Al contrario, si sono dovuti guardare le spalle dalla carica di Borussia Monchengladbach e Bayer Leverkusen. Sapendo questo, andiamo a scoprire i migliori undici giocatori di questa stagione di Bundesliga.

BUNDESLIGA, LA MIGLIOR FORMAZIONE

Sommer

Stupisce non trovare Manuel Neuer, protagonista dell’ennesima stagione vincente del suo Bayern. Eppure Yann Sommer ha dimostrato di essere ancora più determinante per la sua squadra (è il portiere che ha compiuto più parate, 126), il Borussia Monchengladbach, che se è riuscito ad arrivare in Champions lo deve solo al suo portiere, sempre reattivo e pronto a costruire il gioco dal basso.

Hakimi

Rapidissimo, tecnicamente eccelso e con un gran fiuto del gol. L’ormai ex terzino destro del Real Madrid è riuscito a conquistare Dortmund e la Bundesliga grazie a queste caratteristiche da ala, ma è anche migliorato moltissimo in fase difensiva.

Upamecano

Il centrale francese è rimasto imprescindibile anche per il Lipsia di Nagelsmann, che grazie al suo fisico possente e alle sue buone doti in fase di impostazione ha potuto contare sulla seconda migliori difesa del campionato. La Bundesliga, però, comincia a stargli un po’ stretta e le sue qualità potrebbero portarlo proprio in Serie A.

Alaba

Flick si è ritrovato senza centrali e lui non si è tirato indietro. Veloce e tecnico (dopotutto rimane un terzino sinistro), ha stupito per la grande intensità, che lo ha reso indispensabile per questo Bayern Monaco, benché la sua avventura in Germania sembrasse giunta al termine già a inizio anno.

Davies

Se Alaba si è dovuto adattare al ruolo di centrale è anche merito del classe 2000, che in pochissimo tempo si è affermato come uno dei terzini più completi di tutta Europa, dimostrando ottime doti sia in fase offensiva che difensiva.

Havertz

Prima trequartista con troppi bassi e pochi alti, poi prima punta e capitano con tanta qualità e tanti gol: Kai Havertz ha avuto il coraggio di mettersi in discussione a soli 20 anni, a dimostrazione che il suo talento vale i 100 milioni richiesti dal Bayer Leverkusen.

Kimmich

In questi ultimi due anni non solo ha cambiato ruolo, ma è persino riuscito a diventare uno dei migliori mediani-registi del mondo. Dopotutto la corsa e la tecnica sono di primo livello, e durante quest’anno è emersa una grande personalità, che lo ha fatto diventare uno dei leader del Bayern.

Müller

Lui è un leader da sempre e quest’anno, con le poche certezze garantite da Kovac prima e Flick poi (anche se poi le certezze le ha date, eccome), lo ha confermato, sia psicologicamente che tecnicamente. E in più con i suoi 21 assist in Bundesliga ha battuto il record di un certo De Bruyne. Imprescindibile per il nuovo ciclo del Bayern.

Sancho

Devastante. 17 gol e 17 assist infatti rappresentano un risultato assolutamente straordinario per un giocatore così giovane, che però dispone di un bagaglio tecnico immenso, fatto di dribbling infallibili e accelerazioni brucianti. E ora le inglesi sono prontissime a contenderselo.

Lewandowski

Possono bastare due aggettivi per descriverlo: trascinante e glaciale, come sempre. E inoltre il titolo di capocannoniere della Bundesliga (per la terza volta di fila) potrebbe non bastargli, perché la prima punta polacca può ancora diventare il miglior marcatore della Champions.

Werner

Il Chelsea ha superato l’offerta del Bayern e si è assicurato uno degli attaccanti più promettenti del mondo. Rapidissimo e determinato, che sia da prima o seconda punta Timo Werner ha dimostrato di avere un senso del gol fuori dal comune, che gli ha permesso di segnare 28 gol.

Ricapitolando questa sarebbe la top undici della Bundesliga: Sommer; Hakimi, Upamecano, Alaba, Davies; Havertz, Kimmich, Müller; Sancho, Lewandowski, Werner. Schierati in un 4-3-3 ultraoffensivo, questi giocatori potrebbero seguire alla regola i dettami del calcio di Zeman: vince chi fa più gol. E forse potrebbero anche subirne pochi.

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