Ci sono due partite di Mingueza all’interno del Clásico: nel primo tempo non è mai riuscito ad essere un fattore contro l’attacco del Real Madrid mentre nella ripresa la musica è decisamente cambiata. L’ingresso di Griezmann al posto di Dest ha portato il giovane difensore ad occupare il ruolo di terzino destro; in questa posizione, oltre ad aver trovato il gol, si è rivelato un pericolo costante per la difesa avversaria. Mossa tattica che non ha portato punti al Barcellona ma, forse, è stata decisiva nella carriera di Mingueza.
Mingueza, il terzino del futuro
Tutti ci ricordiamo il ritorno con il PSG dove Mingueza venne sostituito al trentacinquesimo dopo essere stato letteralmente dominato da Mbappé e compagni. Una brutta prova che mise in dubbio le qualità di un ragazzo giovane alla prima esperienza di un certo livello. Dopo la serata da incubo del Parco dei Principi sono stati fatti dei passi in avanti ma la svolta potrebbe essere arrivata nella partita più bella del mondo, il Clásico. Nel ruolo di terzino sembra trovarsi a suo agio sia per la struttura fisica sia il fatto di non doversi occupare principalmente della fase difensiva; contro il Real abbiamo visto la sua enorme facilità di corsa e anche una discreta tecnica non solo per il gol ma anche in alcune giocate che lasciano ben sperare per il futuro.
Il percorso di Mingueza potrebbe essere molto simile a quello di Sergi Roberto, centrocampista mai utilizzato diventato per anni il titolare sulla corsia di destra. La prossima settimana, nella finale di Copa del Rey contro il Bilbao, scopriremo il ruolo del classe 1999 anche se un secondo tempo come quello disputato ieri, sotto un vero e proprio nubifragio, non può passare inosservato. Koeman esce da Valdebebas con una sconfitta, senza il tanto desiderato sorpasso all’Atletico ma con un Mingueza pronto a fare il salto di qualità come terzino destro.