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La Svizzera domina a Gibilterra e va all’Europeo da prima del girone

La Svizzera di Vladimir Petković ce la fa ancora e con la vittoria su Gibilterra si qualifica per Euro 2020 addirittura da prima del girone. Un raggruppamento molto insidioso con soli due posti disponibili per elvetici, Danimarca e Irlanda e alla fine sono stati proprio i verdi a rimanere eliminati e a doversi preparare per i playoff di marzo.
I rossocrociati vengono da un grande biennio e ora servirà il definitivo salto di qualità all’Europeo. La nazionale infatti non passa una sfida a eliminazione diretta nei grandi tornei addirittura da Francia 1938 quando nella ripetizione venne eliminata la Germania del Reich. Da allora, soprattutto ai Mondiali, la Svizzera è riuscita a passare spesso il primo girone facendo vedere anche ottime cose, ma sciogliendosi come neve al sole quando la sfida diventava da dentro o fuori. Esempi lampanti di questi cali di tensione sono avvenuti nelle due ultime competizioni per nazioni dove in entrambi i casi furono gli ottavi di finale a decretare l’eliminazione elvetica ma, sia a Euro 2016 con la Polonia che a Russia 2018 contro la Svezia, i rossocrociati partivano sempre da favoriti.
In Nations League la squadra è andata sopra ogni aspettativa riuscendo a vincere il proprio girone di Serie A davanti a Islanda e al favoritissimo Belgio qualificandosi così a sorpresa per la fase finale di giugno. In Portogallo arriverà solo un quarto posto, ma l’essere arrivato a questo traguardo è già da considerarsi un grande risultato e poi c’è stato il girone di qualificazione. Non un percorso netto, soprattutto pesano il pareggio interno e sconfitta esterna contro la Danimarca, ma contro Irlanda, Georgia e Gibilterra i ragazzi di Petković hanno fatto il loro dovere.

L’ex tecnico della Lazio si affida a un 3-4-3 con la possibilità di alternare Seferović e Ajeti in attacco, anche se nelle ultime due partite è stato provato con un successo il centravanti del San Gallo Itten. Un grande centrocampo di classe fornato da Xhaka e Zakaria permette alla squadra di avere contenimento e impostazione nella fase mediana del gioco senza dimenticare la fantasia di Shaqiri, che rientrerà nei ventitre convocati dopo l’infortunio. Anche gli esterni sono ben coperti da Lang a destra e Benito a sinistra, senza dimenticare il sempre verde Lichtsteiner e Ricardo Rodríguez, quest’ultimo spesso usato come terzo di sinistra in difesa. In difesa Akanji ed Elvedi sono due ottimi elementi, ma faticano ancora ad avere un’intesa ben oliata e spesso Sommer deve metterci una pezza.
La squadra comunque sembra essere di livello, formata da tanti giovani e da una nuova generazione che può stupire cercando di elevare la Svizzera rispetto ai soliti ottavi di finale.

Francesco Domenighini

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