Il Bayern Monaco, in quella che doveva essere una sorta di finale anticipata, ha umiliato il Barcellona con un netto otto a due. Punteggio clamoroso ma ampiamente meritato per i ragazzi di Flick (31 vittorie su 34 partite) sempre più favoriti per la conquista della Champions League; nel successo dei bavaresi ci sono tante note positive ma non si può non menzionare, ancora una volta, Thomas Muller. Doppietta più assist per il classe 1989 che ha disputato una stagione straordinaria considerando anche le incomprensioni di inizio anno con Kovac che lo aveva messo praticamente sul mercato.
Thomas Muller, anno da leggenda
L’arrivo di Flick ha cambiato totalmente la stagione del Bayern Monaco ma soprattutto di Thomas Muller; il numero venticinque, grazie al cambio di guida tecnica, si è ripreso i bavaresi a suon di goal e soprattutto assist. Nella sfida contro il Barcellona è stato uno dei migliori in campo, anche se trovare un peggiore nell’undici tedesco è veramente difficile, e ha scritto altri due record; con la doppietta realizzata, infatti, è diventato il giocatore ad aver segnato più reti, sei, al Barcellona nella fase ad eliminazione diretta e si è preso la terza posizione nella speciale classifica dei migliori marcatori dagli ottavi di finale in poi con ventitré goal (davanti a lui solo Messi con 47 e Ronaldo a quota 67). Giocatore indispensabile per la sua capacità di muoversi tra le linee, attaccare la profondità, svariare su tutto il fronte offensivo ma anche aiutare la propria retroguardia come dimostrato dai ripiegamenti difensivi contro il Barca.
Da giocatore fuori dal progetto di Kovac ad elemento indispensabile per il 4-2-3-1 di Flick; il Bayern Monaco non può fare a meno di questo Muller che vuole continuare su questi ritmi per altre due partite. Centottanta minuti (o forse qualcosa di più) per riportare i bavaresi sul tetto d’Europa e mettere la ciliegina su una stagione straordinaria di un giocatore unico nel suo genere.