Paul Pogba è pronto a fare il suo ritorno in campo: ecco quando potrà tornare a giocare il centrocampista francese della Juve
È arrivata nella giornata di ieri l’ufficialità: il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna ha ridotto la sospensione di Paul Pogba da quattro anni a un anno e mezzo. Il centrocampista francese, che aveva già anticipato la notizia sui social alcuni giorni fa, sarà nuovamente disponibile per giocare a partire dall’11 marzo 2025. Tuttavia, non tornerà a vestire la maglia della Juventus, poiché il club sta discutendo con i suoi rappresentanti la risoluzione del contratto, valido fino al 30 giugno 2026. Vediamo la vicenda nel dettaglio e le possibili future destinazioni del calciatore.
Nel comunicato ufficiale del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna si legge che “il Collegio del TAS incaricato della vicenda ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Paul Pogba. Pur confermando la violazione delle norme antidoping, ha ridotto il periodo di sospensione a 18 mesi, con decorrenza dall’11 settembre 2023, e ha revocato la sanzione pecuniaria. Al momento, è stata notificata alle parti soltanto la decisione. Le motivazioni dettagliate del Collegio verranno fornite alle parti non appena possibile”.
Il Collegio del CAS ha condiviso le seguenti informazioni riguardo alla sua decisione: “Il Collegio ha fondato la sua deliberazione sulle prove e sulle argomentazioni legali presentate, secondo cui l’assunzione da parte del Sig. Pogba di DHEA, la sostanza per cui è risultato positivo, non era intenzionale. Essa è stata causata dall’assunzione errata di un integratore prescritto da un medico in Florida, che aveva garantito al Sig. Pogba di essere a conoscenza delle norme antidoping. Il medico aveva dichiarato di aver trattato vari atleti di alto livello, sia statunitensi che internazionali, e di essere consapevole degli obblighi antidoping del giocatore secondo il Codice Mondiale Antidoping. Il Sig. Pogba ha richiesto una sanzione ridotta a 12 mesi, riconoscendo una certa responsabilità, senza però chiedere una totale esenzione da colpa o negligenza”.
“NADO Italia ha sostenuto che l’imprudenza del Giocatore fosse significativa, giustificando così una squalifica di quattro anni. Il caso di Pogba è stato sostenuto da vari esperti, e molte delle prove presentate dal calciatore non sono state contestate. Tuttavia, il Collegio del TAS ha concluso che Pogba non era completamente privo di responsabilità e che, in quanto professionista, avrebbe dovuto mostrare maggiore attenzione. La decisione del Collegio del TAS è definitiva e vincolante, salvo la possibilità per le parti di ricorrere al Tribunale Federale Svizzero entro 30 giorni per motivi limitati”.
Conclusa la vicenda legata al doping, resta da definire il futuro di Paul Pogba, che, come già accennato, difficilmente continuerà la sua carriera alla Juventus. Una volta lasciato il club bianconero, per il centrocampista francese – che compirà 32 anni a marzo 2025 – si apriranno nuove opportunità. Due le possibilità principali: l’ex compagno di squadra e di nazionale, Evra, lo starebbe spingendo verso l’Olympique Marsiglia, dove ritroverebbe Adrien Rabiot, un’altra ex conoscenza juventina come Fabrizio Ravanelli e un allenatore di livello come Roberto De Zerbi. Tuttavia, l’opzione più concreta sembra essere la MLS, anche perché Pogba possiede una casa a Miami.
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