Stasera andrà in scena dallo “Estàdio do Dragào” l’attesa andata per gli ottavi di finale della Uefa Champions League tra la compagine cittadina del Porto e la squadra campione d’Italia della Juventus: questo sorteggio dato per “favorevole” per la squadra di Allegri, nasconde moltissime insidie. Adesso andremo ad elencare i Pro e i Contro di entrambe le formazioni:
Porto
Pro: Squadra in ottima forma che viene da 6 vittorie consecutive con almeno due gol segnati, ed è sicuramente un ottimo dato per provare a scardinare quella che si preannuncia una difesa molto ben agguerrita. La presenza di Andrè Silva sembra incorniciare il tutto: il 21enne portoghese, autore di una stagione da 18 gol in 32 partite, potrebbe essere quell’ago della bilancia decisivo nello spostare gli equilibri della partita; per inquadrare ancora meglio la situazione stiamo parlando comunque di una formazione che ha ottima esperienza europea, ma soprattutto anche in passato è riuscita a regolare clamorose vittorie in casa (chiedete al Bayern Monaco due anni or sono).
Contro: Squadra tecnicamente inferiore, e che potrebbe soffrire il gioco molto difensivo della squadra di Allegri: da Oporto arrivano notizie di giocatori che non hanno pressioni addosso a causa del dislivello tecnico, ma non credo nella totale indifferenza, soprattutto negli uomini carismatici come Casillas; si riflettono in lui le speranze di non riuscire a prendere gol in casa, forse l’unico assunto che permetterebbe al Porto di passare il turno.
Juventus
Pro: Ci sarebbero veramente poche parole da dire per mostrare ciò che non dice già la formazione titolare (seppur priva del suo regista basso Leonardo Bonucci): la tanta qualità e la solita accortenza difensiva dovrebbero premettere bene, soprattutto grazie all’apporto esperenziale dato da una rosa abbastanza “datata”. Ci si aspetta una grande partita dai 4 davanti (Higuain,Dybala,Cuadrado,Mandzukic) e forse proprio l’ultimo potrebbe essere il man of the match in grado di fare la doppia fase con estremo ingegno come ha dimostrato in passato. Quest’anno a Torino sembrano vedere Cardiff non solo come un bellissimo sogno, ma come una realtà raggiungibile.
Contro
Timore: i primi 20 minuti della Juventus in ogni partita decisiva in Europa in passato, sono stati tremendi a livello caratteriale: un pupazzo di neve che si avvicinava al sole. La paura di aver fatto così tanto per avvicinarsi alle grandi d’Europa e non riuscirci, potrebbe essere la peggior ansia da prestazione che potrebbe affliggere il clan di Allegri. L’esclusione disciplinare di Bonucci potrebbe fare il resto, perdere il tassello che fa da collante tra la difesa e il centrocampo, il passaggio più importante all’interno dell’azione: se poi ci aggiungiamo che questo stesso calciatore è uno dei difensori migliori in Europa l’equazione è servita.
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