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La Roma inizia la sua Champions League contro l’Atletico Madrid

Un anno e mezzo senza Champions League dopo, escluso dunque il nefasto preliminare contro il Porto, ritroviamo la Roma nella massima competizione continentale per club. È la decima partecipazione del club giallorosso, la terza negli ultimi quattro anni, la prima in cui affronterà i colchoneros di Simeone, incontrati soltanto 18 anni fa, nei quarti di finale dell’allora Coppa UEFA. Per l’Atletico Madrid, probabilmente, è l’ultima partecipazione con il gruppo vincente di questi anni, il blocco di mercato infatti se da una parte non ha visto nuovi arrivi, ha permesso alla squadra di restare invariata e fare del gruppo un ulteriore punto di forza, grazie anche alle scelte personali di giocatori che hanno preferito aiutare la causa madrilena anziché andare via.

Il precedente

Uno, come dicevamo, il precedente fra Roma ed Atletico Madrid, nella stagione ’98/’99 l’ultima del primo Zeman sulla panchina giallorossa. I Lupi rendono dura la vita ai colchoneros, ma sia all’andata che al ritorno questi ultimi avranno la meglio sulla Roma, vincendo entrambi gli scontri per 2-1. In tutte e due le partite Di Francesco è titolare nello scacchiere giallorosso di centrocampo. Storica rimarrà la partita di ritorno, quando a passare alla storia, più che il resoconto del campo, fu l’arbitro olandese Van Der Ende, antesignano delle varie sciagure arbitrali che colpiranno i giallorossi nelle manifestazioni europee.

Sponda Roma

Il riposo in più, dovuto al rinvio della partita contro la Sampdoria di sabato, ha permesso agli uomini di Di Francesco di arrivare al match ancora più preparati, recuperando, o iniziando a recuperare, la forma di qualche giocatore (Florenzi, Schick, Karsdorp) in ruoli chiave per arginare l’offensiva madrilena. Si sa infatti quanto l’intensità sia il punto di forza della squadra di Simeone, sarebbe una mossa azzardata e suicida, dunque, quella di schierare giocatori non al meglio o ancora non perfettamente integrati negli schemi, contro un Atletico Madrid che invece è un ingranaggio perfetto. La formazione, premesso il 433 iniziale, dovrebbe essere quella che tutti si aspettano con De Rossi pronto alla 50° presenza in Champions League, tutte con la maglia giallorossa addosso ovviamente. Unici dubbi in difesa, dove dovrebbe iniziare Bruno Peres per Florenzi e Juan Jesus per Fazio, con quest’ultimo che è il ballottaggio più serrato. La Roma è inoltre chiamata a riscattarsi in Champions League, dove non vince una partita da ben sei match e, più in generale, ha vinto solo una volta negli ultimi quindici incontri.

Sponda Atletico Madrid

Se la Roma è chiamata ad onorare al meglio questa Champions League, l’Atletico Madrid cerca invece la definitiva consacrazione europea, in una competizione dove è stata eliminata negli ultimi quattro anni dai cugini del Real, per due volte in finale. Pochi dubbi di formazione per il Cholo, uno di questi riguardanti, anche qui, il terzino destro con Juanfran o Vrsaljko chiamati a presidiare la corsia. Griezmann è la certezza davanti, vista la squalifica di più giornate rimediata in campionato, meno sicuro del posto invece è Fernando Torres, al quale potrebbe essere preferito almeno inizialmente Correa. L’ex Sampdoria si sta ben comportando in questo inizio di stagione: è subentrato alla prima con il Girona dando il via alla rimonta, di due reti in dieci uomini, per poi non abbandonare più il posto da titolare, mettendo a referto due reti in tre partite. Nonostante le belle prestazioni di Correa, l’inizio in Liga dell’Atletico Madrid è stato sin qui balbettante con 5 punti in 3 gare; il ritorno di Griezmann ed un palcoscenico come la Champions, saranno quindi un’ottima occasione,per acquisire sicurezza e continuità stagionale, che gli uomini di Simeone ancora stanno cercando.

Un impegno insidioso per i colchoneros, il primo vero banco di prova per Di Francesco, al debutto in Champions League. Fondamentale sarà lo scontro fisico che Simeone impone a tutte le sue avversarie. Se la Roma saprà tener testa ai madrileni in questo aspetto, aumenterà le proprie chances di uscire con qualcosa in tasca dalla sfida di stasera, viatico importante per la strada verso la qualificazione agli ottavi.

Livio Bazzica

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