La cura Claudio Ranieri funziona. La Roma ritrova il sorriso e il gioco anche in Europa. Il percorso di guarigione si sta trasformando in crescita, accompagnato anche dal gol di Lorenzo Pellegrini che sblocca la sfida contro il Braga e apre prospettive interessanti. Adesso la qualificazione è quanto mai vicina.
Il capitano della Roma ha trovato il primo gol di una stagione sinora da dimenticare, schierato in un ruolo quasi inedito. Più di qualcuno, anche legittimamente, è rimasto stupito dalla scelta di Claudio Ranieri che ha proposto un tridente senza punti di riferimento in attacco e due incognite sulle fasce, tre se si considera la posizione di partenza di Pellegrini. Invece la scelta paga dopo appena 600 secondi di gioco quando il numero 7 della Roma si è fatto trovare puntuale all’appuntamento con il pallone servitogli proprio da Zalewski. Il secondo gol è arrivato da Saud, il terzo da Hermoso, subentrato in corsa. La rete del capitano, al netto della difesa accondiscendente del Braga, è stata però fondamentale non solo per sbloccare il match ma anche e soprattutto per ritrovare quella serenità che, per stessa ammissione del tecnico, Pellegrini aveva perso per strada.
La sensazione è che Ranieri, da straordinario gestore di uomini qual è, stia già interpretando il doppio ruolo, lavorando da allenatore e dirigente, sdoppiandosi in un compito che comunque è ampiamente in grado di ricoprire: ha atteso, percepito e infine trovato il momento giusto per rilanciare in grande stile Pellegrini. Lo ha allontanato dalla tensione e dai fischi, lo ha protetto e aspettato, passando come spesso gli è accaduto, alla cassa. È sicuramente presto per parlare di percorso ritrovato, ma è altrettanto innevabile che recuperare Pellegrini sia una operazione fondamentale sul piano tecnico ed economico, qualunque sia la scelta legata al futuro del capitano della Roma.
Allo status quo, il contratto che lega Pellegrini alla Roma scade nel 2026. Di rinnovo, specialmente alle cifre percepite dall’accordo ancora in essere, per ora, non se ne parla. E ragionevolmente non sarà certo un gol e una buona prestazione a far cambiare idea alla dirigenza, tuttavia restituire Pellegrini al suo talento è importantissimo da qualsiasi prospettiva si voglia osservare l’evolversi della situazione. Se la Roma ha intenzione di puntare sul giocatore anche per l’anno prossimo, deve avere la ragionevole certezza di un importante ritorno dell’investimento. Se invece intenderà ricavare del denaro dalla sua cessione a giugno, la crescita del calciatore sarà direttamente proporzionale al suo valore. Un obiettivo “win win” da raggiungere entro pochi mesi, ma che sembra ampiamente alla portata.
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