Sono tornati al gol nello stesso giorno, il 28 settembre. L’argentino ne ha fatti due all’Udinese, mentre il serbo due al Genoa
È in programma sabato domenica 27 ottobre a San Siro, ma il derby d’Italia è già iniziato. Inter contro Juventus, Simone Inzaghi contro Thiago Motta, ma soprattutto Lautaro Martinez contro Vlahovic. I due attaccanti, uno dei nerazzurri e l’altro dei bianconeri, finiti al centro delle critiche per i tanti problemi in fase offensiva e la mancanza di gol. Ma entrambi ora si sono svegliati sia in campionato sia in Champions e ora i tifosi possono sognare. Così come tutti gli appassionati possono sognare, a fine ottobre, una grande partita tra due squadre rivali da sempre, al di là dei fatti di Calciopoli del 2006.
Ma andiamo con ordine. Lautaro Martinez non segnava in campionato addirittura da marzo, dalla sfida con il Frosinone, poi retrocesso. Un digiuno lungo, lunghissimo, che iniziava a pesare. Si era visto soltanto con l’assist a Dimarco nel derby perso con il Milan per 2-1. Un match che il capitano interista non aveva giocato bene al di là del passaggio vincente all’esterno. Invece, Vlahovic in questo campionato aveva già colpito ma i tre 0-0 di fila della Juventus (contro Roma, Empoli e Napoli) avevano allarmato Thiago Motta e tutta la dirigenza bianconera.
Il risveglio dei campioni
Entrambi si sono risvegliati il 28 settembre, nell’ultimo turno di campionato, per poi ripetersi nella due giorni di Champions. Lautaro Martinez ha segnato, finalmente viene da dire, nel match delle ore 15 a Udine. È bastato un tocco fortuito su assist di Dimarco per risentire la scintilla e tornare ad esultare. Levarsi dalle spalle la polvere di tante gare senza finire sul tabellino dei marcatori. Poi, non contento, Lautaro Martinez ha pure firmato la sua doppietta personale per il 3-2 finale su un campo ostico come quello dell’Udinese.
Qualche ora dopo, Vlahovic non è rimasto a guardare. Ha realizzato una doppietta nel 3-0 che la Juventus ha rifilato al Genoa. Esultando con polemica: “La gente parla…”. Il serbo lo ha detto a gesti, in campo, facendo con le mani il segno della bocca che si muove. Un ritorno al gol dopo 445 minuti di digiuno. Aveva chiuso con un rigore, al 53’ di Verona-Juventus al Bentegodi e ha ricominciato sempre dal dischetto contro i Grifoni. “Ho imparato: quando fai gol sei il migliore, quando non lo fai sei il peggiore”, il suo sfogo al termine del match. E ancora: “Ci sono partite in cui hai meno occasioni, ma visto tutto quello che c’è intorno a me, la gente si aspetta che io risolva le partite. È normale e io non scappo”.
La situazione in Champions
Non solo il campionato. Anche la Champions. Lautaro Martinez, subentrando dalla panchina, ha trovato la via del gol anche con la Stella Rossa, nel 4-0 dell’Inter a San Siro. Il giorno dopo Vlahovic lo ha imitato con una doppietta nell’incredibile 3-2 della Juventus al Lipsia, con un uomo in meno visto l’espulsione del portiere Di Gregorio. “È merito di Luca Toni, ci siamo visti la scorsa settimana e da quel momento ho fatto due doppiette. Devi venire più spesso…”, ha scherzato il serbo.
Lui e Lautaro Martinez hanno ritrovato il sorriso e ora si preparano al derby d’Italia. Prima per Inter e Juventus ci saranno altre partite da affrontare. Ma, intanto, mancano 23 giorni a Inter-Juventus. Una sfida nella sfida tra il campione argentino e quello serbo.
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