Una cercava i primi punti in Liga dopo cinque sconfitte consecutive, l’altra voleva l’aggancio momentaneo alla vetta della classifica; la settima giornata si apriva con un testacoda dall’esito apparentemente scontato. Nel calcio, però, nulla è scritto dal principio e allora ecco che arriva la sorpresa. L’Alavés compie l’impresa contro i campioni in carica sbloccandosi soprattutto dal punto di vista mentale; l’Atletico Madrid questa volta non riesce a ribaltarla nel finale e dimostra di non essere ancora al cento per cento. Prima sconfitta consecutiva per i ragazzi di Simeone che ora rischiano il meno cinque dal Real capolista.
Tutto cancellato in soli novanta minuti; è bastata una prestazione perfetta dell’Alavés per cancellare tutti gli errori delle prime giornate. Quest’oggi i ragazzi di Calleja hanno disputato una grandissima partita soprattutto dal punto di vista difensivo; riuscire a tenere la porta inviolata, dopo una media di due gol subiti a gara e contro una squadra dalle mille soluzioni offensive, vuol dire tanto. Ovviamente questo successo non risolve i problemi mostrati nelle prime uscite ma è sicuramente una bella boccata d’ossigeno e una grande spinta dal punto di vista psicologico. Con questo spirito l’Alavés può raggiungere la salvezza senza troppi patemi d’animo.
Per la seconda partita consecutiva l’Atletico Madrid subisce gol da palla inattiva dimostrando evidenti difficoltà quando deve difendere questo tipo di azione. Nei Colchoneros, oggi, non ha funzionato praticamente nulla neanche quell’orgoglio finale con cui erano arrivati punti preziosi contro Villarreal, Espanyol e Getafe. Se da una parte Simeone può contare su un reparto offensivo mai così folto, dall’altra il tecnico avrebbe forse avuto bisogno di alternative anche negli altri reparti. La sconfitta di oggi deve essere un campanello d’allarme per quanto riguarda la prestazione di un Atletico che, fino a questo momento, non è mai riuscito a convincere del tutto.
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