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La più grande prova dell’Atletico Madrid

L’ennesima vittoria nei minuti di recupero con tanto di polemiche da parte del Milan; l’Atletico Madrid, dopo il successo in Champions League, affrontava un Barcellona in netta difficoltà. I blaugrana arrivavano a questa sfida con un allenatore sulla graticola e l’orribile prestazione fornita in Europa sul campo del Benfica dove Depay e compagni hanno calciato in porta una sola volta. Questa sera, al Wanda Metropolitano, si giocava un match tra due squadre in uno stato di forma completamente diverso. Ad avere la meglio sono stati i padroni di casa trascinati dal solito immenso Suárez; l’uruguaiano si è preso la sua personale rivincita nei confronti di un club che lo ha ceduto con troppa leggerezza.

Atletico Madrid, risultato e prestazione

Prima di questa sera Simeone aveva vinto una sola partita delle diciannove di Liga contro il Barcellona; una sorta di maledizione nonostante i miracoli in coppa e il fatto di essere imbattuto negli ultimi quattro incontri. Questa sera i Colchoneros hanno dominato accelerando nel primo tempo per poi controllare nella ripresa; una prestazione importante, la prima dall’inizio di questa stagione di una squadra che finalmente ha espresso al meglio tutto il proprio potenziale. Tre punti per agganciare il primo posto in attesa del Real Madrid, impegnato domani in casa dell’Espanyol. Ora la sosta prima di tornare in campo e dimostrare che la prestazione di questa sera è la messa in moto di una squadra con un potenziale sconfinato.

Barcellona, k.o. tecnico 

Cinque gol subiti nelle ultime due partite, una sola vittoria nelle ultime sei; questi i numeri disastrosi di una squadra che questa sera sembra aver definitivamente alzato bandiera bianca. Sotto gli occhi sconsolati di Koeman (in tribuna per squalifica) i balugrana non hanno mai dato l’impressione, tolta l’occasione di Coutinho, di poter entrare veramente nel match. Ennesima prestazione imbarazzante di un Barcellona che, dopo la sosta, dovrà trovare le forze di cambiare marcia. Con Koeman in panchina? Probabilmente no perché, nonostante le dichiarazioni della società, le prestazioni della squadra sono sotto gli occhi di tutti.

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