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La panchina dei Rangers e la sfida all’amico Rodgers: la nuova vita di Steven Gerrard

La notizia era nell’aria da alcuni giorni, ma proprio pochi minuti fa è arrivata la conferma ufficiale: Steven Gerrard è il nuovo allenatore dei Glasgow Rangers. Contratto di quattro  anni e quindi grande volontà da entrambe le parti di intraprendere questa avventura assieme.

Cosa possono dare i Rangers a Gerrad

Gerrard troverà un ambiente tutt’altro che semplice. La piazza è sempre più sfiduciata e lontana dai fasti di un tempo, il distacco a livello qualitativo con gli acerrimi rivali del Celtic appare abissale e incolmabile, come peraltro confermato dai recenti Old Firm. Risultati che hanno portato i tifosi all’esasperazione.

La società, dopo la risalita dalla quarta serie in seguito al fallimento, non è riuscita a trovare una linea programmatica stabile: esonerato Mark Warburton dopo un buon terzo posto al primo anno di Scottish Premiership, all’inizio di questa stagione ha deciso di affidare la panchina a Pedro Caixinha, dandogli anche pieni poteri decisionali sul mercato. La scelta si è rivelata però un buco nell’acqua: i Gers sono stati subito eliminati nei preliminari di Europa League dai modestissimi lussemburghesi del Progrés, squadra di una città di appena 5.500 abitanti, e anche in campionato i risultati hanno stentato ad arrivare, tanto che già nello scorso ottobre il progetto è stato rigettato e la squadra affidata all’attuale traghettatore Graeme Murty.

I Rangers daranno quindi in consegna a Gerrard il compito di ripartire dalle ceneri, una sfida rischiosa ma al tempo stesso molto stimolante. Certo non possono dire di offrire una delle panchine più importanti d’Europa come erano un tempo, ma il fascino e l’importanza storica di quella maglia restano intatti. Per la leggenda del Liverpool poter diventare l’uomo della rinascita dei Light Blues scozzesi alla prima esperienza in panchina rappresenterebbe un ottimo biglietto da visita per il salto nel grande calcio. Così come i Rangers hanno bisogno dell’appeal di Gerrard, così Gerrard può sfruttare quello un po’ impolverato dei Rangers dandogli magari una bella lucidata. O la gloria o il fallimento, non sembrano esserci insomma mezze misure. Certo anche i protestanti di Glasgow dovranno metterci del loro sul piano economico per garantire una campagna acquisti all’altezza, cosa che nell’ultima stagione non si è rivelata tale.

L’avvento di Gerrard sul calcio scozzese è un’ottima notizia per tutto il movimento, gli appassionati già sognano il prossimo Old Firm tra l’inglese e il suo ex tecnico Brendan Rodgers.

Cosa potrebbe dare Gerrard ai Rangers

Cosa offrirebbe Gerrard al progetto futuro messo in piedi dai Rangers? Le risposte sono davvero tante. In primis i benefici potrebbero derivare dalla sua grande fama: avere come allenatore uno dei giocatori più amati e ammirati nel panorama europeo non solo riuscirebbe ad attrarre nuovi tifosi e ravvivare la squadra dal punto di vista economico, ma sarebbe un importante punto di partenza per il tanto atteso progetto di ricostruzione dopo il fallimento del 2011. Un ex giocatore del suo calibro poi potrebbe essere da esempio per tutta la squadra, trasmettendogli quella fame di gloria e quell’attitudine alla vittoria che forse dalla parte blu di Glasgow mancano davvero da troppo tempo.

Anche in ottica mercato la presenza in panchina di Steven Gerrard giocherebbe un ruolo a dir poco importante: un allenatore dal grande appeal come il suo potrebbe convincere qualche profilo di grande spessore a sposare la causa dei Rangers, regalando alla sua squadra i tasselli giusti per provare a vincere il campionato già dalla prossima stagione, un risultato che darebbe uno slancio incredibile alla sua nuova carriera. Inoltre, per un centrocampista abituato da sempre a trascinare la sua squadra sia in campo che fuori calarsi nei panni dell’allenatore potrebbe essere più semplice del previsto, soprattutto in un ambiente che ha accettato con entusiasmo questa grande novità.

La squadra di Glasgow potrebbe essere un trampolino di lancio per la carriera di Gerrard, che forse già sogna di occupare in futuro la panchina del suo Liverpool. Ecco perché la voglia di far bene, unita alla grande esperienza come calciatore e ai primi passi mossi nell’Academy dei Reds potrebbero creare il mix giusto per spezzare la lunghissima egemonia del Celtic in Scozia, restituendo gloria e prestigio ai Rangers.

Di Jacopo Formia e Ada Cotugno

Redazione

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