Come se le forze migliori fossero state tenute per questo momento. Strategia o gestione, l’Inter più bella arriva quando le partite contano per davvero, nel collettivo e nei singoli. Sale di colpi partita dopo partita, sempre meglio ogni turno che passa.
Soffre col Getafe, amministra con qualche intoppo col Bayer Leverkusen, dilaga contro lo Shakhtar, sulla carta la più temibile di queste avversarie che però nel faccia a faccia ha clamorosamente sbandato. Merito di un’attitudine alle partite importantissima, testa di una squadra dentro più che mai a questa coppa. Altro che contentino, obiettivo vero per mettere la ciliegina a una stagione importante.
Sono cresciuti tutti, ma alcuni con dei picchi d’eccellenza. In difesa Bastoni è diventato non solo un ottimo difendente, ma anche un eccellente creatore di gioco. A centrocampo Barella è salito a livelli di eccellenza nazionale, pronto ad affermarsi anche su palcoscenici che piano piano stanno diventando suoi. Poi D’Ambrosio, rigenerato come in ogni finale di stagione, difensore dai gol pesanti, poco talento innato ma tanta applicazione per raggiungere i risultati.
E poi la coppia lì davanti, a tratti intelligente, poi nel finale dilagante. Se Lautaro ha alzato la paletta per dire presente e sbloccare la partita, Lukaku ha dominato nel finale, con una doppietta che incrementa ancor di più il suo record. Tutto dal perfetto sapore, in un cammino ottimo in questa Europa League: manca solo il passo finale col Siviglia, imbattuto nelle sfide singole in questo torneo.
Una partita che rappresenta il meglio di questo torneo, tra storia e attualità, perfetta per chiudere l’edizione di quest’anno dove per distacco sono state le migliori squadre. La prova d’eccellenza è arrivata, ora serve solo l’esame finale, per riportare una coppa che in Italia manca da ventuno anni, o per riportare anche l’Italia stessa a vincere di nuovo in campo internazionale.
L’ultima fu proprio l’Inter col Mondiale per Club del 2010 vinto sul Mazembe dopo il successo in Champions sul Bayern, che potrebbe anche essere l’avversaria di un’eventuale Supercoppa Europea. Un sogno che va già al di là della partita di venerdì, quella che può riportare l’Inter a festeggiare in Europa.