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La “Mano de Dios” e il Divin Codino, cinque quarti di finale leggendari

Arrivare tra le prime otto per tante squadre è un miracolo sportivo, per altre invece è l’obbiettivo minimo che consente di vedere il Mondiale già discretamente positivo. Questi sono i cinque migliori quarti di finale della storia della Coppa del Mondo

Austria-Svizzera 7-5 Svizzera 1954
Nel Mondiale elvetico del 1954 a sfidare i padroni di casa si presentarono i vicini di casa austriaci. Il “Das Team” aveva dominato il suo girone arrivando prima con Uruguay, Cecoslovacchia e Scozia, mentre la Svizzera aveva dovuto passare attraverso lo spareggio con l’Italia per arrivare tra le prime otto. A Losanna si assistette alla partita più pazza e assurda dei Mondiali. Dopo soli diciannove minuti i rossocrociati erano già in vantaggio per 3-0 grazie al gol di Ballaman e la doppietta di Hügi e l’approdo in semifinale sembrava certo. Nessuno però avrebbe potuto pensare che nei quindici minuti successivi l’Austria avrebbe segnato cinque gol. Due volte Wagner, due vole Körner e una volta Ocwirk e al trentaquattresimo il risultato era 5-3. Il primo tempo però non finì così perché Ballaman segnò ancora riaprendo ancora la sfida. Il secondo tempo fu molto più normale con Wagner per l’Austria e Hügi per la Svizzera che realizzarono la loro tripletta e alla fine Erich Probst segnò il definitivo 7-5. Dodici gol in una sola partita di un Mondiale non si erano mai visti e anche oggi è un record assoluto mai battuto.

Germania Ovest-Inghilterra 3-2 d.t.s. Messico 1970
Quattro anni dopo aver disputato una delle finali più controverse della storia Germania Ovest e Inghilterra si incontrarono ancora ai quarti di finale messicani. Dominatrice del girone iniziale i tedeschi occidentali, gli inglesi si erano dovuti accontentare del secondo posto dietro al leggendario Brasile. I britannici entrarono in campo con la grave assenza per infortunio di Gordon Banks che lasciò il posto al portiere del Chelsea Peter Bonetti. I campioni del mondo volevano confermare la loro superiorità verso i tedeschi e Alan Mullery e Martin Peters portarono l’Inghilterra sul 2-0 e a un passo dalla semifinale contro l’Italia. I tedeschi però sono duri a morire e a suonare la carica fu il “KaiserFranz Beckenbauer che con una botta di destro da fuori riaprì la partita e verso la fine il pareggio fu agguantato da Uwe Seeler. Si andò dunque ai supplementari e a decidere la contesa fu la zampata di Gerd Müller che da pochi passi battè Bonetti per il 3-2 e la finale del 1966 era stata vendicata.

Argentina-Inghilterra 2-1 Messico 1986
Ancora in Messico si giocò un quarto di finale leggendario, ma questo volta accadde a sedici anni di distanza dal primo. L’Argentina, dopo aver vinto il girone, aveva eliminato agli ottavi i vicini di casa dell’Uruguay, mentre per l’Inghilterra, dopo un girone difficile, avvenne il comodo 3-0 contro il Paraguay. Dopo un primo tempo bloccato nella ripresa decise di salire in cattedra “El Pibe de OroDiego Armando Maradona e il numero 10 dell’Albiceleste in quattro minuti entrò per sempre nel mito e nella leggenda. Dopo un rimpallo la sfera si impennò in area e Diego si alzò e andò di pugno per anticipare Shilton. Fallo di mano evidente, ma non per l’arbitro tunisino Ali Bin Nasser che clamorosamente convalidò il gol e nacque così la “Mano de Dios“. Quattro minuti dopo però Maradona passò da essere diavolo ad acqua santa e partendo dalla sua metà campo iniziò una corsa inarrestabile verso l’area di rigore che si concluse forse con il più grande gol di sempre. Gli inglese fecero fatica a riprendersi dallo shock ma trovarono con Gary Lineker la rete che riaprì la contesa, ma non bastò. Il 2-1 finale portava l’Argentina verso le semifinali e verso il suo secondo titolo.

Italia-Spagna 2-1 Stati Uniti 1994
Dopo il quarto di finale del 1934 Italia e Spagna si rincontrarono a sessant’anni di distanza e le “Furie Rosse” erano vogliose di tornare tra le prime quattro del mondo dopo quarantaquattro anni. Il Mondiale della squadra di Sacchi era stato fino allora deludente, ma la rimonta con la Nigeria nel turno precedente aveva portato nuovo entusiasmo. La Spagna invece aveva passato tranquillamente il girone, anche se alle spalle della Germania, e dominato la Svizzera per 3-0. Il caldo infernale di Foxborough costrinse i giocatori a prendersi alcune pause e nel primo tempo furono gli Azzurri a passare in vantaggio grazie al bolide di Dino Baggio da lontano. A inizio ripresa Caminero sfruttò una deviazione di Benarrivo per battere un incolpevole Pagliuca che poco dopo sarà straordinario nello sbarrare la porta a Julio Salinas. Quando ormai i supplementari sembravano certi, l’Italia fece partire un meraviglioso contropiede con Signori che lanciò Roby Baggio che saltò Zubizarreta e da posizione defilata segnò il magnifico gol del 2-1 e il gol della semifinale. Ancora una volta il “Divin codino” ci aveva tirati giù dall’aereo.

Germania-Argentina 4-0 Sudafrica 2010
A Città del Capo si disputò lo stesso quarto di finale di quattro anni prima e continuò l’eterna infinita sfida tra Germania e Argentina. I tedeschi arrivavano carichi ai quarti di finale, forti del meraviglioso 4-1 inflitto agli ottavi all’Inghilterra. I sudamericani invece, pur non avendo esaltato, avevano vinto tutte le partite e venivano da un buon 3-1 contro il Messico..Che la partita sarebbe stata un massacro per la squadra di Maradona si capì subito quando Thomas Müller portò in vantaggio gli europei e il “Die Mannschaft” controllò tutto il primo tempo prima di una dominante ripresa. A salire in cattedra fu Miroslav Klose che realizzò una doppietta da bomber di razza e nel mezzo anche il difensore Arne Friedrich trovò la via del gol. Un 4-0 devastante che dimostrò tutti i limiti del Maradona allenatore, ben lontano dall’essere il fenomeno che aveva dimostrato di essere da calciatore.

Francesco Domenighini

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