Nella serata di sabato l’Atletico Madrid ha vinto la Liga; un successo atteso sette anni da parte dell’unica squadra capace di spezzare, negli ultimi sedici anni, il duopolio Barcellona-Real Madrid. Traguardo raggiunto al termine di una stagione divisa a metà: dominio nella prima parte e tanta sofferenza nelle ultime giornate dove è servito un super Suarez per non restare delusi. Non solo il Pistolero tra i protagonisti principali dell’Atletico; Simeone, infatti, deve ringraziare anche Marcos Llorente. Stagione straordinaria quella del centrocampista spagnolo tra gol e assist
Llorente, l’uomo in più di Simeone
Lasciato andare dal Real a causa di un rapporto mai sbocciato con Zidane è stato acquistato dall’altra squadra di Madrid, l’Atletico dove ha trovato in Simeone l’allenatore perfetto. Con il tecnico ha avuto una crescita incredibile diventando, fin da subito, l’uomo in più per il sistema di gioco dei Colchoneros. Llorente nasce centrocampista centrale ma, sotto la guida del Cholo, è diventato esterno offensivo/seconda punta. Giocatore dotato di grande tecnica e abile nell’attaccare gli spazi, ha fatto degli inserimenti la sua arma migliore. Dodici gol e undici assist sono numeri che lo rendono il centrocampista più importante in Europa. Contro l’Elche ha messo a segno il suo ultimo gol stagionale in quella che è stata una vittoria determinante per la conquista della Liga.
Indipendentemente dai numeri Llorente ha sempre avuto un grandissimo impatto all’interno della partita. In tutti i match disputati, infatti, è stato determinante per il semplice fatto di avere costantemente due avversari in pressione. L’intesa con Suarez è stata, fin da subito, ottima; i due parlano la stessa lingua e in molti gol del Pistolero troviamo la firma dello spagnolo. Simeone prima lo ha voluto e poi lo ha fatto diventare uno dei centrocampisti più forti in circolazione. Ventisei anni e una Liga vissuta da protagonista principale; Llorente, nel titolo dell’Atletico, ha avuto un ruolo decisamente importante.