Una Lazio, con un importante turn over, riesce ad imporsi in Olanda superando per 3-2 il Vitesse. Inzaghi sottovaluta inizialmente l’avversario permettendosi qualche sostituzione di troppo rispetto alle solite formazioni vincenti. Una vittoria di carattere e in rimonta: il 3-2 finale permette di guadagnare i primi 3 punti europei. I nerogialli non sfigurano e giocano un ottimo calcio offensivo, ma la vera piaga è la difesa che condanna Fraser alla sconfitta.
UNA LAZIO AFFAMATA SBRANA UN INCERTO VITESSE
La Lazio esce nel secondo tempo e riesce a ribaltare per 2 volte il risultato, conquistando la prima vittoria nel Girone K di Europa League. Inzaghi si priva di Immobile e Milinkovic e i biancocelesti ne risentono nel primo tempo, attaccando poco e gestendo male il possesso a centrocampo. Il Vitesse non ha creato pericoli importanti, nonostante le accelerate aumetassero con il concludersi della prima frazione di gioco. La difesa ospite, composta da Bastos, De Vrij, Ramos Marchi, si fa prendere in contropiede al 33′ dopo una delle tantissime incursioni di Rashica sulla fascia: l’ala del Vitesse cross al centro e serve perfettamente Matavz che aggira Bastos. Lo sloveno appoggia in porta l’1-0 per gli olandesi che passano meritatamente in vantaggio. La Lazio tenta una minima reazione, ma sono sempre gli 11 di Fraser a tenere il pallino del gioco, giungendo al duplice fischio avanti di una rete.
Nella ripresa, Simone Inzaghi decide di abbandonare la difesa a 3 e sostituisce Ramos Marchi con Immobile, facendo arretrare Marusic e Lukaku. L’inserimento dell’attaccante manda in difficoltà il reparto difesivo del Vitesse che sbanda pericolosamente. Al 51′ Immobile si ritrova a tu per tu con Pasveer e conclude sulle gambe del numero 1 olandese. Questa respinta da inizio ad un valzer degli orrori della difesa nerogialla che, con clamorosi svarioni, regala il pallone a Parolo che calcia di prima e gonfia la rete. 1-1 che rimette tutto in discussione e che sveglia i padroni di casa. La compagine di Arnhem alza immediatamente il ritmo ritrovando il vantaggio dopo 6 giri di orologio: a siglare il 2-1 è Linssen. L’ex Groningen sfrutta l’ennesimo cross di Rashica e, anticipando Marusic, gonfia la rete con un incolpevole Strakosha. Il Gelrome esplode e l’atmosfera si carica con i gialloneri sulle ali dell’estusiasmo. Inzaghi capisce che serve un rinforzo a centrocampo e inserisce Milinkovic-Savic facendo uscire un impalpabile Di Gennaro. Il fraseggio dei biancocelesti acquista immediatamente velocità e qualità: proprio queste due caratteristiche consentono, alla formazione della capitale, di pareggiare nuovamente i conti. Il Vitesse resta largo in difesa e gli spazi vengono occupati perfettamente dal reparto offensivo ospite. Un’azione veloce e precisa libera Caicedo davanti al portiere: l’attaccante non tira, ma serve di tacco l’accorente Immobile che non fa altro che depositare alle spalle di Pasveer. Inzaghi incita i suoi vedendo la possibilità di ribaltare il verdetto negli ultimi 20 minuti. Il dramma raggiunge il suo apice al 75′: Immobile tenta un passaggio filtrante complicato che viene intercettato goffamente da Van der Werff: Murgia è in agguato e regala il 3-2 alla Lazio. Risultato ribaltato e missione completata per il tecnico della capitale. Al triplice fischio è 3-2 che porta nelle casse dei biancocelesti i primi 3 punti di Europa League.
Il Vitesse chiude a 0 punti ma con una prestazione buona a metà: ottimo il movimento in fase offensiva con Rashica e Linssen che regalano palloni d’oro a Matavz e mettono lo zampino in tutte le realizzazioni dei padroni di casa. La difesa fa acqua da tutte le parti: un autoritario Kashia scompare nella gara europea e sbanda con l’intero reparto. Il primo gol è veramente uno svarione clamoroso e anche la terza realizzazione non è meno imbrazzante. C’è tanto da sistemare dietro, ma Fraser dimostra di potersela giocare nel girone K che rimane ancora incerto, nonostante il 5-1 del Nizza contro IL Warengem.