Leggetela come volete: questa partita per i non addetti ai valori poteva sembrare una sfida metaforicamente concettualizzata come Davide contro Golia, con il Monaco costretto a fare da sparring partner alla qualificazione della Juventus in finale di Uefa Champions League; la Juventus di Gonzalo Higuain costretta a vincere allo stadio Luois II, accolti da un pubblico festoso ma mai sopra le righe. La partita ha rispettato alcuni dei pronostici, ovvero la presenza in zona gol di Higuain, dimostratosi attivo e fondamentale nella partita decisiva, rimandando indietro critiche diffuse sulla sua natura “non” vincente quando il gioco diventa difficile.
La partita
La sorpresa di formazione in casa Juventus è sicuramente l’assenza di Cuadrado come ala destra, rimpiazzato da Dani Alves che avanza di trenta metri rispetto alla sua solita posizione, a sua volta coperta da Andrea Barzagli, ormai anch’esso convinto da coach Allegri a sacrificarsi in un ruolo non proprio suo, come il croato Mandzukic. Per Jardim, l’assenza di Mendy è una brutta gatta da pelare (si parla di condizioni fisiche non ottimali), infatti la fascia sinistra rimane il rebus dell’allenatore monegasco per tutta la partita: proprio nei primi minuti la doppia presenza di Alex Sandro e Mandzukic, mette in difficoltà il Monaco che non riesce a scalare con diagonali difensive, a causa delle mancate abilità difensive di Bernardo Silva; dall’altro lato il primo vero squillo della partita arriva proprio dalla fascia sinistra con un cross al centro dai 35 metri, in cui Mbappè brucia Chiellini e Bonucci con un taglio sul primo palo e scarica su Buffon che respinge prima della linea di porta. La carica agonistica per la Juventus arriva da un Dani Alves splendido su entrambi i fronti, da un Higuain che cerca di caricarsi la squadra sulle spalle: Pjanic disegna al 20° per Alves, che serve da solo di destro Higuain, il Pipita non salta e il pallone lo scavalca. Dopo 25 minuti il Monaco sembra più organizzato nelle ripartenze e Mbappè accellera, purtroppo mai servito anche a causa dell’inefficienza di Bakayoko, fuori forma e con un tempo in più nel servizio del passaggio: proprio nel momento di maggior pressione,una ripartenza “galactica” di Dani Alves e Dybala grazie ad uno scambio al volo di tacco, riesce a far ripartire la squadra in superiorità numerica offensiva; il doppio scambio tra Higuain e Dani Alves è da cineteca, con il Pipita che trasforma la prima palla gol in rete. Il primo tempo termina con la Juventus che cerca di raddoppiare grazie ad un possesso palla orizzontale e con il Monaco che pressa e riparte grazie ad un Fabinho in forma: il secondo tempo si riapre con l’ammonizione di Marchisio, che mette in difficoltà il centrocampo della Juventus, impaurito di rimanere in 10 in una partita da controllare; l’ennesima palla recuperata da Dani Alves e Dybala, prepara un piatto succulento per Gonzalo Higuain, che servito dal brasiliano raddoppia e mette il sigillo alla partita. Dopo lo 0-2, il Monaco incomincia ad offendere con convinzione, creando occasioni con Falcao e Mbappè: l’entrata di Moutinho afferma la voglia di colpire da calci piazzati da parte di Jardim, il colpo di testa di Germain nel finale specifica la scelta azzeccata che purtroppo non paga per la presenza di Gianluigi Buffon; il numero 1 juventino continua ad essere determinante nell’equilibrio difensivo e di squadra della compagine bianconera, imponendo la sua maestosa presenza in ogni momento fondamentale della partita.